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TWIPLOMACY: Terzi, con i social network politica estera più vicina ai cittadini

La “e-diplomacy” o “Twiplomacy” è una realtà. Ed i Social-Network sono un’opportunità unica, per la diplomazia, di ricevere, creare e anche diffondere notizie ai cittadini. Numerose le iniziativesul web della diplomazia italiana. Il nuovo portale della Farnesina per l’Italia nel mondo.


“Il 9 febbraio ho twittato ‘Stop ai massacri di civili innocenti in Siria’ e la risposta dei followers è stata straordinaria”. Lo ha detto il Ministro Giulio Terzi, al forum “La diplomazia al tempo di Twitter” organizzato dal Ministero degli Affari Esteri e dalla Città di Torino con la collaborazione de La Stampa e che si è svolto presso l’International Training Centre of the International Labour Organization a Torino. Il Ministro ha citato l’episodio parlando delle potenzialità delle nuove tecnologie e della rete: in passato, per esprimere la condanna delle violenze in Siria, si sarebbe seguita la strada della nota formale “che sarebbe rimasta nei cassetti dell’ambasciata siriana a Roma o sarebbe stata passata di nascosto alla stampa e, forse, pubblicata da qualche giornale il giorno dopo”. “Ma con i social media – ha sottolineato – si avvicina la politica estera ai cittadini”.


La “e-diplomacy” è una realtà


A giudizio di Terzi “La e-diplomacy, o ‘Twiplomacy’, è una realtà. E i social media sono un’opportunità unica, per la diplomazia, di ricevere, creare e anche diffondere notizie ai cittadini”. Attraverso la rete – ha spiegato il Ministro – “possiamo incontrare milioni di persone e dividere con loro le nostre idee e il nostro lavoro. Mai, in passato, una tecnologia aveva portato la diplomazia così vicino alla gente”. Terzi ha ricordato di avere aperto un account su Twitter subito dopo l’insediamento alla Farnesina, sottolineando che i suoi followers “discutono i messaggi e, a volte, non risparmiano critiche anche dure”.


La Diplomazia italiana si è aperta al web


Da Washington a Bucarest, da Tunisi a Pechino, – ha aggiunto Terzi – “la diplomazia italiana ha aperto le porte a un pubblico potenzialmente vastissimo”. Il Ministro ha spiegato che 48 ambasciate, consolati e centri culturali italiani all’estero hanno aperto un account su almeno un social network. “Abbiamo 48 pagine Facebook e 7 profili ufficiali su Twitter e molti diplomatici twittano da tutto il mondo”, ha aggiunto, annunciando inoltre che si stanno creando dei training di management dei social media: “Per questa iniziativa – ha precisato – ci basiamo sull’esperienza dei nostri amici americani”.


Il nuovo portale della Farnesina


Il Ministro ha anche annunciato che da oggi è attiva la nuova versione del sito web della Farnesina, www.esteri.it. “E’ disegnato” – ha detto – “per spiegare ‘La diplomazia ai tempi di twitter’ – per assomigliare ad una redazione on line in cui le immagini sostituiscono spesso i testi, rimandando ad approfondimenti scritti con un linguaggio più diretto, meno burocratico e mirato a interessare quei lettori che non hanno necessariamente familiarità con i temi di politica estera”.

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