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Siria – nuova iniziativa Onu – Annan propone governo transizione, confronto a Ginevra

Kofi Annan moltiplica i propri sforzi per scongiurare una guerra civile in Siria, dove secondo la commissione d’inchiesta dell’Onu i combattimenti sono “sempre più militarizzati”, con rifornimenti di armi che arrivano ad entrambe le parti. L’inviato speciale delle Nazioni Unite ha proposto l’istituzione in Siria di governo di transizione che includa sostenitori del presidente Bashar al-Assad e membri dell’opposizione per trovare una soluzione politica al conflitto. Secondo fonti diplomatiche le maggiori potenze (Russia, Cina, Stati Uniti, Regno Unito e Francia) supportano questa idea, che sarà discussa nella riunione del Gruppo di azione sulla Siria convocata per sabato a Ginevra.


Secondo lo schema proposto da Annan, il nuovo governo di coalizione potrebbe includere membri dell’attuale governo siriano e dei gruppi d’opposizione, ma non i leader, la cui presenza – rivelano le fonti diplomatiche – potrebbe nuocere alla transizione, minare la credibilità di questo governo e gli sforzi per la riconciliazione.


Riunione a Ginevra il 30 giugno


Per affrontare la questione Annan ha convocato per il 30 giugno a Ginevra una riunione di grandi potenze e Paesi arabi. All’incontro sono stati invitati i Ministri degli Esteri dei cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu (Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna), di Turchia, Iraq, Kuwait e Qatar, i segretari generali delle Nazioni Unite e della Lega araba e l’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli affari esteri, Catherine Ashton. L’Iran, sulla cui partecipazione aveva insistito la Russia, non è stato invitato, ma Annan ha fatto sapere che Teheran verrà informata sui risultati perché deve “restare coinvolta” nella ricerca di una soluzione.


Da parte russa è arrivato il sì a cambiamenti che portino all'”intesa nazionale” e alle riforme in Siria, ha detto il Ministro degli Esteri Serghei Lavrov, precisando però non c’è nessun accordo definitivo sul piano di transizione proposto da Annan. La Russia, inoltre, “non appoggerà l’imposizione alla Siria di una soluzione esterna”.


L’Italia condanna con forza le massicce violazioni dei diritti umani


Da parte italiana – come ha spiegato il Ministro Terzi nel corso di una visita in Libano – qualora “il piano Annan dovesse essere rivisitato dal Consiglio di Sicurezza e qualora si dovesse decidere per una missione di osservatori più cospicua, l’Italia ragionerà e prenderà le sue decisioni”. Intanto da Ginevra l’ambasciatore italiano presso le organizzazioni internazionali Laura Mirachian, intervenendo al Consiglio Onu per i diritti umani, ha sottolineato che l’Italia condanna con forza ”le massicce violazioni dei diritti umani che continuano senza sosta in Siria” ed ha esortato ancora una volta ”le autorità siriane a porre immediatamente fine alla violenza brutale contro i civili”.

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