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Pechino: missione della regione Toscana per favorire gli scambi commerciali

E’ incominciata con la tappa a Pechino il 2 e 3 luglio la missione in Cina della Regione Toscana per rafforzare, con l’assistenza dell’Ambasciata italiana, le collaborazioni istituzionali e favorire gli scambi commerciali. Le prossime tappe saranno Shanghai, Hangzhou, Guangzhou e Nanning.


Tra le tematiche discusse nel corso di apposite tavole rotonde e di incontri ad hoc con selezionati interlocutori cinesi (principalmente il Centro Risorse Umane di questo Ministero della Salute con cui la Regione Toscana ha firmato lo scorso novembre un MOU per la formazione del personale medico-sanitario, il Dipartimento per la Salute della Municipalità di Pechino, aziende del settore), sono state presentate le peculiarità della Toscana nei settori della sanità e della sicurezza alimentare, i risultati in termini di benefici per l’utenza e di gestione dell’amministrazione sanitaria, le attività nel campo della ricerca e sviluppo e di tecnologie (presente un rappresentante dell’azienda toscana Esaote), e la School of Policy che da diversi anni collabora con la Provincia del Guangxi per la divulgazione e gli scambi di conoscenze nel campo della sicurezza alimentare.


E-commerce per la promozione dei prodotti toscani e attrazione degli investimenti cinesi


Altre tematiche affrontate sono state l’e-commerce, con la presentazione di una piattaforma web che la Toscana sta realizzando per promuovere i propri prodotti (del settore moda, pelletteria, ecc.) nonche’ il sito web “tasteit.cn” già attivo per la vendita di prodotti toscani dell’agroalimentare, l’alta tecnologia e l’attrazione degli investimenti, la valorizzazione del patrimonio immobiliare e le relazioni con Università cinesi.


A Pechino è arrivato anche il marchese Lamberto Frescobaldi per presentare uno dei prodotti di punta della sua casa vinicola, il vino “Luce della Vite – Brunello di Montalcino”. “La sfida del mercato cinese del vino – ha detto l’Ambasciatore Iannucci -, che ci ha visto per decenni oscurati dai nostri concorrenti internazionali, sta raccogliendo sempre maggiori adesioni da parte dei più importanti produttori vinicoli italiani” e “i consumatori cinesi, ogni giorno più attenti alla qualità dei prodotti enogastronomici che arrivano sulle loro tavole, guardano con crescente interesse ed attenzione alle tradizioni secolari delle più rinomate famiglie italiane che fanno dei nostri vini dei veri e propri simboli dell’italianità nel mondo”.

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