La conferenza degli Amici del Popolo siriano riunitasi a Parigi ha lanciato un forte appello al Presidente Bashar al-Assad affinche’ ”lasci il potere”: è quanto si legge nella dichiarazione finale della riunione, firmata dai centosette Paesi partecipanti.
Sì al governo di transizione
Nel corso della conferenza “è stata accolta con favore” la richiesta da parte del Gruppo di Azione riunitosi a Ginevra dell’istituzione di “un organismo di transizione di governo con pieni poteri esecutivi”. E’ stato concordato che “coloro la cui presenza potrebbe minare la credibilità della transizione dovrebbe essere esclusa”. A questo proposito, è stato “fortemente sottolineato che Bashar al-Assad deve cedere il potere”. Quindi, si “incoraggia” l’inviato speciale delle Nazioni Unite e della Lega Araba a lavorare “per attuare questa transizione immediata, esortando tutte le parti a sostenere questi sforzi”.
Nel documento si fa anche riferimento ad un “aumento massiccio” degli aiuti all’opposizione al regime di Bashar Al-Assad, in particolare, per quanto riguarda l’equipaggiamento in mezzi di comunicazione. Si chiede inoltre il rafforzamento dell’azione del Consiglio di sicurezza dell’Onu sulla Siria. In particolare, nel corso della riunione, si è sottolineata la necessità di una nuova risoluzione che venga iscritta nel capitolo sette della carta Onu.
Sgretolamento regime scenario realistico
Sulla Siria “dobbiamo colmare il divario tra le parole e i risultati”, ha sottolineato in rappresentanza dell’Italia il Sottosegretario Marta Dassù, che al termine dei lavori ha rilevato come la possibilità di “un progressivo sgretolamento” del regime siriano sia “uno scenario realistico”. La questione che oggi si pone “è isolare completamente il regime”, ha detto ancora Dassù, insistendo anche sulla necessità di indurre Russia e Cina – che non partecipano alla riunione – a rinunciare al loro sostegno a Damasco. Quello di oggi “è un lavoro di persuasione collettiva”, ha spiegato Dassù, sottolineando che “il numero di Paesi che partecipano alla conferenza degli amici della Siria è enormemente aumentato”.
Disponibilità italiana a ospitare prossime conferenze
Da parte italiana, poi, è venuta anche la disponibilità ad ospitare la conferenza degli Amici della Siria, dopo quella che si terrà in Marocco. Il Sottosegretario ha quindi ricordato che in Siria l’Italia sta ”facendo molto sul fronte medico per aiutare una popolazione che è brutalmente colpita da un regime che non ha senso”.