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Libia – Ucciso Ambasciatore Usa; Terzi: Orrore per gesto infame. Tripoli faccia presto luce

“Orrore e sdegno”. E’ stato questo il primo commento del Ministro Giulio Terzi alla notizia dell’uccisione dell’Ambasciatore Usa in Libia Chris Stevens e di tre suoi collaboratori nel corso di un attacco al Consolato americano di Bengasi. “Esprimo la più sincera e profonda solidarietà agli Usa”, ha detto Terzi nel corso della sua missione a Malta, aggiungendo che l’Italia “condanna nella maniera più ferma questo terribile attentato per cui va fatta al più presto piena luce”.


Terzi ha poi rivolto il suo “pensiero anzitutto alle famiglie delle vittime di un gesto infame che colpisce uomini impegnati in prima linea per ridare speranza e sostenere un popolo che vuole costruire il proprio futuro di libertà e democrazia”.


Il processo politico non si fermerà


Il Ministro si è comunque detto certo che “questo tragico episodio non interferirà con il processo politico in corso in Libia”. “Le elezioni – ha spiegato il Ministro – sono state un successo di tutti e non di una parte. Con i nostri partner continueremo a sostenere lo sviluppo del Paese”.


Terzi ha poi inviato un messaggio al Segretario di Stato americano Hillary Clinton esprimendo “sgomento e profonda tristezza” per la morte dell’Ambasciatore Chris Stevens e di alcuni suoi collaboratori a seguito di un “vile attacco” e porgendo, “anche a nome del Governo italiano, le più sentite condoglianze”.


Da Stevens importantissimo contributo


Il Ministro ha ricordato che negli ultimi mesi “avevamo avuto modo di apprezzare le grandi qualità professionali ed umane dell’Ambasciatore Stevens, con cui avevamo stabilito fin dall’inizio della crisi libica un’intensa e fruttuosa collaborazione. Con la sua sensibilità e la sua profonda conoscenza della realtà libica e maghrebina, l’Ambasciatore Stevens ha offerto un importantissimo contributo al successo della rivolta contro il regime di Gheddafi e al processo di stabilizzazione democratica della nuova Libia”.


Terzi ha aggiunto che è “ferma intenzione” dell’Italia di “insistere presso le Autorità di Tripoli ed offrire, se necessario, ogni possibile contributo affinché sia fatta al più presto piena luce sull’accaduto e i responsabili dell’efferato atto criminale compiuto nei confronti della Rappresentanza statunitense a Bengasi siano condotti di fronte alla giustizia”.

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