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Assemblea Generale Onu – il contributo italiano – Forum sul dialogo religioso. Terzi: impegno per società pluralistiche

Rafforzare il dialogo tra diverse religioni, combattere l’intolleranza e la violenza e diffondere il rispetto dei diritti umani: con questi obiettivi si è svolto all’Onu, a margine dell’Assemblea Generale, un forum presieduto dal ministro degli Esteri Giulio Terzi e dal suo collega giordano Nasser Judeh e al quale hanno partecipato esperti ed esponenti di associazioni e organizzazioni non governative attive nel settore dell’educazione.


Il forum si è svolto in un momento particolarmente delicato nel rapporto tra occidente e Islam dopo il film americano anti Maometto e le successive violente reazioni in numerosi Paesi islamici, tra cui anche l’attacco al consolato americano a Bengasi in cui ha perso la vita l’ambasciatore Stevens. I ministri Terzi e Judeh hanno segnato la strada per un nuovo strumento di dialogo su questo tema, anche con un nuovo appuntamento, nei prossimi mesi.


Tolleranza e realtà pluralistica


“Lavoriamo per la diffusione dei diritti umani, per la libertà di espressione e religiosa, per la tolleranza e per la realtà pluralistica nelle nostre società”, ha sintetizzato il titolare della Farnesina, il quale ha sottolineato come l’azione del presidente Usa Barack Obama per un dialogo più forte con l’Islam sia stata, “fin dall’inizio, di fondamentale importanza non solo per gli Stati Uniti, ma anche per l’Europa”. D’altra parte, ha osservato il ministro, “non c’è altra strada che avvicinarsi alla primavera araba in modo costruttivo, comprendendola e creando legami personali con i nuovi leader”.


Né insulti né reazioni violente


“Come musulmani – ha detto Judeh, rappresentante di uno dei Paesi considerati più moderati e aperti in Medio Oriente – siamo per il dialogo tra le religioni. Noi diciamo no agli insulti ai musulmani, come è avvenuto con il recente film, ma diciamo no anchealle reazioni violente”.


Da un lato quindi – questo il messaggio che emerge dalla riunione – bisogna smettere di giocare con le fedi religiose degli altri, ma dall’altro, come ha detto Terzi, bisogna “fermare la violenza ovunque”. Secondo il ministro degli Esteri le prime reazioni “delle nostre società fanno ritenere che si sia in grado di riassorbire queste ferite e ritrovare il necessario equilibrio”.


Italia e Giordania hanno già iniziato a organizzare il prossimo forum con l’obiettivo di allargare la partecipazione e avere un’azione più forte e incisiva nell’ambito delle Nazioni Unite.