E’ partito a Roma un corso per la gestione dei flussi migratori rivolto a funzionari dello Yemen, paese che ogni anno vede arrivare oltre centomila immigrati dal Corno d’Africa. Il progetto, promosso dal Ministero degli Esteri e realizzato da SudgestAid con la collaborazione di Ancitel, prevede la realizzazione di un sistema informativo-anagrafico per migliorare le procedure di registrazione dei rifugiati e richiedenti asilo.
Per una settimana una delegazione del governo yemenita sarà a contatto con tecnici italiani ricevendo input ad esempio su come facilitare la riconoscibilità degli aventi diritto all’asilo o sull’identificazione digitale. Allo stesso tempo, gli yemeniti forniranno indicazioni sulle proprie necessità.
Impegno italiano per attività di capacity building
Questo progetto, ha sottolineato il vicedirettore per il Mediterraneo e Medio Oriente della Farnesina, Mario Boffo, si inserisce in un collaudato impegno italiano di capacity building in un paese alle prese con una difficile transizione, con un reddito procapite di 2300 dollari l’anno ed al 133esimo posto nell’indice dello sviluppo umano dell’Onu.
Oltre un milione di rifugiati
L’ambasciatore yemenita a Roma Khalid Abdulrahman Al-AAkwa ha sottolineato che il suo paese “non ha voltato le spalle agli immigrati nonostante le risorse limitate” e tuttavia tale emergenza (i rifugiati sono oltre un milione) “non possiamo affrontarla da soli”. Tanto più, ha ricordato, che “noi siamo spesso siamo solo un passaggio per i rifugiati verso i paesi più ricchi, anche quelli occidentali”.