La “decisione ponderata” del governo italiano, il ritorno al negoziato, la “convinta amicizia” dell’Italia con Israele, sono tra gli elementi essenziali delle risposte che il ministro Giulio Terzi ha dato alle domande dei giornalisti a margine della conferenza sulla violenza sessuale contro i minori svoltasi alla Farnesina , all’indomani del “si” dell’Onu alla Palestina come Stato osservatore.
Ora la ripresa dei negoziati
I palestinesi ora si “impegnino a risedersi al tavolo del negoziati” con Israele “senza precondizioni”, ha detto il ministro La vittoria palestinese all’Onu, ha aggiunto Terzi – non deve essere sfruttata per “avviare procedimenti presso la Corte penale internazionale” contro Israele e ci deve essere “l’impegno a vedere nelle risoluzioni del Consiglio di sicurezza una chiave fondamentale per portare avanti il negoziato”.
“Convinta amicizia” con Israele
Il ministro ha sottolineato, inoltre, che l’Italia è “fortemente convinta del suo rapporto di amicizia con Israele e con i palestinesi ed è una priorità anche il rapporto con gli Stati Uniti”. L’Italia – ha continuato il titolare della Farnesina – “sostiene il consolidamento del fondamento democratico dello Stato palestinese che si configura nell’autorità palestinese” e “non ci sono speculazioni di politica interna palestinese che si possano fare”.
“Decisione ponderata”
Quanto al “si’” dell’Italia, secondo il ministro è stata una “decisione sicuramente ponderata, la linea del governo italiano è stata espressa dalla presidenza del consiglio ed è stata ben chiarita ieri nel comunicato del presidente del Consiglio”.