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MONTEVIDEO – l’Italia alla Biennale che racconta Sud e modernità

Il rapporto tra il Sud del mondo e la modernita’. E’ il tema esplorato dalla Biennale di Montevideo, apertasi il 22 novembre sotto gli auspici delle piu’ alte cariche dello Stato uruguayano e con una significativa presenza italiana.


Oltre cinquanta artisti


“El gran Sur”, rassegna che si e’ avvalsa anche della collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura a Montevideo, ospita opere di oltre cinquanta artisti di eccellenza provenienti da tutto il mondo e restera’ aperta fino al 30 marzo 2013. La presenza italiana e’ affidata ad una voce storica e ad un artista tra i piu’ interessanti del panorama italiano contemporaneo.


“Terre magellaniche”


La voce del passato e’ quella del padre salesiano Alberto Maria De Agostini, di cui viene presentato nella sezione di videoarte, in struggente contrasto con modernissime opere digitali, il documentario del 1933 Terre magellaniche, straordinaria testimonianza della presenza indigena nella Terra del Fuoco e del contrasto con l’avanzare della civilta’ industriale.


Luca Vitone


La contemporaneita’ e’ invece rappresentata dal genovese Luca Vitone, artista neoconcettuale noto per proposte sorprendenti come ‘Gli occhi di Segantini’ prodotta nel 2007 per il MART di Rovereto. A Montevideo Vitone, riprendendo suoi precedenti lavori su cartografie reali ed immaginarie, ha prodotto una serie di false banconote ottocentesche uruguayane, con richiami ad ideali sociali utopistici, disposte negli sportelli storici della sede centrale del Banco de la Republica all’ombra di piantine di edera che cresceranno nel corso della Biennale stessa. Un’opera viva per una manifestazione destinata a vivacizzare la vita culturale uruguayana.

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