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MO: Terzi, obiettivo è ripresa negoziato per la pace – Alla Camera spiega il “si” alla Palestina all’Onu

Le prospettive di pace in Medio oriente, ricreare le condizioni per un ritorno al negoziato tra israeliani e palestinesi, sono tra i temi dell’agenda UE ma anche del dibattito parlamentare in Italia. A Bruxelles i ministri degli esteri Ue, con la partecipazione del ministro Giulio Terzi, hanno invitato le parti ad “impegnarsi in negoziati diretti e sostanziali, senza pre-condizioni, al fine di raggiungere una soluzione duratura al conflitto israelo-palestinese”. E, a questo fine, l’Ue è pronta a lavorare con gli Stati Uniti e gli altri partner internazionali, nell’ambito del Quartetto. Non ci sarà pace duratura finché le aspirazioni dei palestinesi per la “statualità e sovranità” e quelle degli israeliani “per la sicurezza” non saranno soddisfatte attraverso un negoziato di pace globale basato sulla soluzione dei due Stati. Quanto al nuovo status della Palestina di Stato osservatore presso l’Onu, l’Ue “invita i dirigenti palestinesi a utilizzare in modo costruttivo questo nuovo status e a non prendere iniziative che approfondiscano la mancanza di fiducia” verso la pace con Israele.


Il “sì” ponderato dell’Italia


Il ministro Giulio Terzi, in un’audizione alla Commissione esteri della Camera, ha spiegato il “sì” dell’Italia all’Onu sullo status di Stato non membro per la Palestina, sottolineando che la decisione “è stata ponderata”. La decisione del governo – ha aggiunto Terzi – è stata oggetto di consultazioni tra Monti e le massime cariche dello Stato e con le forze politiche della maggioranza che “hanno potuto esprimersi attraverso i loro massimi responsabili”.


L’obiettivo comune dell’Ue


Il ministro ha sottolineato che l’’Unione Europea ha l’obiettivo politico comune di vedere riattivato “rapidamente” il processo di pace israelo-palestinese, anche se il voto sullo status dell’Anp all’Onu non è stato unitario. “Al di là delle diverse posizioni di voto che rispondevano a posizioni nazionali del momento – ha spiegato Terzi – la posizione dell’Unione europea è assolutamente omogenea e coesa nella finalità politica di rivedere il processo di pace riattivato rapidamente e in una dimensione che rispecchia dei principi fondamentali, che sono la pace tra Israele e i paesi della regione, la sicurezza di Israele e del suo popolo e il processo palestinese di una costituzione di uno Stato che sia efficace nel sostenere la sua sovranità territoriale ma che abbia anche risolto tutti i problemi esistenti con la controparte israeliana”.


“Amicizia solidissima” con Israele



“L’amicizia” tra Italia e Israele “poggia su solidissime basi che non subiranno mai oscillazioni”, ha detto il ministro nel presentare alla Farnesina la Fondazione Italia-Israele della cultura e delle arti. L’Italia “sarà sempre al fianco di Israele come testimonia il nostro inesauribile impegno per la difesa del diritto del popolo ebraico di esistere in pace e sicurezza”, ha aggiunto, sottolineando la comunanza dei valori democratici e dei diritti della persona.