L’Unione europea ha deciso di rinnovare per tre mesi le sanzioni al regime di Damasco, con un allentamento dell’embargo sulle armi. Nelle conclusioni del Consiglio Affari Esteri infatti è scritto che i provvedimenti sono modificati in modo da “fornire un maggiore supporto non-letale e assistenza tecnica per la protezione dei civili”. Il ministro Giulio Terzi ha sottolineato che “l’intesa a 27 è uno sviluppo positivo che va nel senso da noi auspicato di un rafforzamento del sostegno europeo all’opposizione siriana, sia sul piano politico che su quello materiale”.
Cessazione immediata violenze
L’UE – si legge nelle conclusioni – è “costernata per il deterioramento della situazione in Siria e per i livelli inaccettabili di violenza, che continuano a causare sofferenza a milioni di siriani e la distruzione delle infrastrutture e del patrimonio culturale”. Si esorta quindi il regime a “fermare gli attacchi alla popolazione civile” e si chiede “l’immediata cessazione di ogni violenza”.
Soluzione conflitto è nel dialogo politico
La chiave della soluzione del conflitto per l’UE rimane nel “facilitare” lo sviluppo di un “processo politico guidato dai siriani”. In questo contesto, si ribadisce il “pieno sostegno” al Rappresentante delle Nazioni Unite e la Lega Araba, Lakhdar Brahimi nel “promuovere una credibile ed efficace soluzione politica con tutti coloro che sono impegnati nella transizione”. L’UE “plaude l’iniziativa del Presidente della Coalizione nazionale siriana Moaz al-Khatib per l’avvio di un dialogo politico che porti ad una “transizione pacifica verso un futuro senza Assad” e invita i rappresentanti del regime siriano a “non perdere questa opportunità”.
Situazione umanitaria drammatica, donatori rispettino impegni
L’Unione europea è “profondamente preoccupata per il drammatico peggioramento della situazione umanitaria” e invita tutti i donatori a mantenere fede “tempestivamente” agli impegni presi nella conferenza in Kuwait dello scorso 30 gennaio, nella quale sono state raccolte promesse di aiuti per oltre 1,5 miliardi di dollari. L’Ue “continuerà a sostenere tutti i paesi limitrofi paesi, tra cui il Libano e la Giordania con assistenza finanziaria e in natura” e auspica che le Nazioni Unite possano “raggiungere tutta la popolazione bisognosa attraverso tutti i possibili canali” L’UE invita il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ad affrontare con urgenza la situazione di violazione “diffusa e sistematica dei diritti umani”, anche per quanto riguarda un “eventuale deferimento” dei responsabili “alla Corte penale internazionale”.
Mali: sì formale alla missione militare di addestramento
Il Consiglio ha formalmente approvato la missione militare europea di addestramento (Eutm) delle forze armate del Mali. La decisione politica a favore del lancio della missione di addestramento era stata presa a dicembre. Alcuni esperti sono già arrivati a Bamako, il primo contingente di 70 militari è arrivato l’8 febbraio scorso. Nelle prossime settimane saranno inviati altri 400 militari. La missione avrà un budget di 12,3 milioni di euro, con un mandato iniziale di 15 mesi. Il quartier generale sarà a Bamako, ma la base operativa degli addestratori è stata fissata a Koulikoro.
Libertà religione: approvate linee-guida su insistenza italiana
La tutela della libertà di religione e di credo, per la quale l’Italia si è battuta, sarà una delle priorità dell’Unione europea nella sua politica di difesa dei diritti umani, le cui linee-guida sono state approvate oggi dal Consiglio dei ministri degli esteri europei, in vista del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite. “E’ di estrema rilevanza – ha sottolineato il ministro Giulio Terzi – l’inserimento, al quale l’Italia teneva molto e per il quale abbiamo insistito, di un paragrafo concernente la tutela della libertà di religione e di credo”.
Nucleare: rafforzate sanzioni a Corea Nord
L’Unione europea ha deciso di inasprire le sanzioni contro la Corea del Nord, in segno di protesta per il test nucleare condotto da Pyongyang la settimana scorsa. Le misure riguardano anche il divieto di commercio di armi convenzionali e “di esportazione in Corea del Nord di alcuni materiali chiave per il settore dei missili balistici”, oltre a restrizioni finanziarie. Inoltre sono previste misure per impedire l’arricchimento dell’uranio. Il consiglio dei ministri degli esteri ha aggiunto una serie di nomi alla lista delle persone cui è proibito l’ingresso nel territorio dell’Unione Europea e per le quali cui è stato disposto il congelamento dei beni.