La crisi siriana è stata tra gli argomenti al centro del Consiglio Affari Esteri Ue a Bruxelles, a cui ha partecipato anche l’Inviato Speciale Onu e della Lega Araba Lakhdar Brahimi, all’indomani della Conferenza di Roma del 28 febbraio. La situazione in Siria, “una delle crisi più importanti al mondo”, può avere solo una soluzione politica, ha sottolineato Brahimi dopo il pranzo con i ministri europei. “Abbiamo discusso a lungo – ha affermato – di quello che tutti devono fare per renderla possibile. La Ue ha un ruolo da giocare insieme agli altri membri importanti della comunità internazionale. I ministri faranno il possibile per giocare il loro ruolo e discuteranno con gli altri partner”.
Dassù: serve tempo per una soluzione negoziata
Il sottosegretario Marta Dassù, dopo aver partecipato alla riunione, ha sottolineato che nel “puzzle” della Siria “non si vede ancora il tassello che possa effettivamente condurre ad una soluzione negoziata” e perché ci si arrivi “serve ancora tempo”. “Il sentire comune – ha detto Dassù – è che la tragedia umanitaria sia ormai così drammatica da imporre in ogni caso un tentativo di soluzione negoziata”. Per la soluzione politica della Siria il Rappresentante per la Politica Estera Catherine Ashton ha invocato un maggiore impegno della Russia.
Corea Nord: Dassù, elemento molto grave di tensione
Si è discusso anche della situazione in Corea del Nord, che “è un elemento molto grave di tensione in Asia orientale, dove già ne esistono altri”, ha spiegato il sottosegretario Dassù. All’ordine del giorno del Consiglio, c’era anche la preparazione del vertice Giappone-Ue che si terrà il prossimo 25 marzo a Tokyo. “In quel contesto – ha detto Dassù – si è parlato dell’importanza di avere una relazione con l’Asia da parte della Ue che non si riferisca solo alle questioni economiche e commerciali ma anche ai problemi di sicurezza e di non proliferazione”.
Iran: sanzioni rafforzate per violazione diritti umani
Il Consiglio ha prolungato fino al 13 aprile 2014 le sanzioni contro l’Iran per le violazioni dei diritti umani. Le sanzioni sono state anche rafforzate aggiungendo 9 persone alla lista degli individui (che ora sono 87 in totale) di cui sono stati congelati i beni ed ai quali sono vietati i viaggi. Sono stati congelati anche i beni di una entità responsabile di violazione dei diritti umani.
Ashton: sconvolta per uccisi in Nigeria, sostegno contro terrorismo
Catherine Ashton si è detta “sconvolta” per le notizie dell’uccisione dei sette ostaggi in Nigeria, tra cui l’ingegnere italiano Silvano Trevisan. Ashton ha sottolineato che l’Ue continuerà a sostenere il governo e il popolo nigeriano nella lotta contro questi episodi di violenza e contro il terrorismo.