Roma crocevia diplomatico per il Medio Oriente. Il Segretario di Stato Usa John Kerry è nella capitale italiana per proseguire l’iniziativa di rilancio del negoziato israelo–palestinese affidatagli dal Presidente Barak Obama, protagonista, nel marzo scorso, di una prima visita in Israele e nei Territori palestinesi. A Roma anche Tony Blair, rappresentante del Quartetto per il Medio Oriente (Ue, Usa, Russia e Onu).
Colloquio Kerry-Livni
A meno di una settimana dall’ultimo colloquio a Washington, Kerry ha di nuovo incontrato a Roma, su suo invito, Tzipi Livni, Ministro della Giustizia israeliano, incaricata del dossier sulle trattative con i palestinesi, accompagnata dal capo negoziatore israeliano Yitzhak Molcho Nell’occasione Kerry ha annunciato che incontrerà il 21 e 22 maggio sia il premier Benyamin Netanyahu sia il Presidente palestinese Abu Mazen.Tutte le parti, ha detto il Segretario di Stato, “lavorano con un impegno rinnovato”. Un impegno, quello Usa, molto apprezzato da Livni, che ha sottolineato come ”la determinazione e gli sforzi degli Stati Uniti possono cambiare la realta”’ e restituire ”speranza alla regione’’. Sostegno all’ attivita’ di Kerry arriva anche dall’Italia.
L’incontro Kerry-Bonino
Il Ministro Emma Bonino, che in giornata vedra’ il Segretario di Stato Usa, ha auspicato in un colloquio con Livni alla Farnesina che ”venga presto ristabilito il clima di fiducia reciproca necessario per perseguire l’obiettivo dei due Stati che coesistano l’uno accanto all’altro in pace e sicurezza”.
Il dramma siriano
In Italia il Segretario di Stato affronta anche il dramma del conflitto siriano. Reduce da una tappa a Mosca dove ha annunciato con il collega russo Serghei Lavrov una conferenza internazionale da tenere a fine mese nel tentativo di trovare una soluzione politica, Kerry prima dell’incontro con il Ministro degli esteri giordano Nasser Judeh, ha detto che Bashar al Assad non potra’ far parte di un governo di transizione in Siria. La Siria sara’ tra i temi in agenda nell’incontro odierno con il Ministro Bonino ed e’ stato al centro del colloquio tra Bonino ed il suo collega giordano Nasser Judeh.
Bonino, soluzione politica negoziata
Il Ministro Bonino ha ribadito che per la crisi siriana l’unico obiettivo possibile e’ una soluzione politica negoziata con l’uscita di scena di Assad. Ampio spazio, nel corso del colloquio, e’ stato riservato alle drammatiche conseguenze del conflitto sulla popolazione civile.