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Il Ministro Bonino a Belgrado e Pristina – Integrazione europea, cooperazione regionale e rapporti bilaterali

L’Italia sostiene il percorso europeo di Serbia e Kosovo, anche perché l’incentivo europeo si è rivelato decisivo per incoraggiare entrambi i Paesi sulla via della normalizzazione delle relazioni, fin qui culminate con l’accordo del 19 aprile scorso. L’integrazione europea costituisce quindi il tema principale della visita del Ministro Emma Bonino a Belgrado e Pristina (18 e 19 giugno), insieme con la cooperazione regionale e i rapporti bilaterali.


Obiettivo apertura negoziati adesione Belgrado


La tappa a Belgrado cade a pochi giorni dal Consiglio Europeo del 27-28 giugno, che dovrà pronunciarsi sulle date per l’apertura dei negoziati di adesione della Serbia all’UE e per l’avvio delle trattative con il Kosovo per la definizione di un Accordo di Associazione e Stabilizzazione (ASA). Obiettivi, questi, per cui l’Italia si è a lungo battuta a Bruxelles.


L’Italia è stata il partner europeo più vicino nell’accompagnare l’avvio del nuovo corso politico serbo che, seppur alle prese con una difficile congiuntura economica, ha puntato sulle riforme, sul rilancio del rapporto con l’UE e sul netto miglioramento delle relazioni con i Paesi vicini.


Italia primo investitore estero in Serbia


L’Italia è oggi il primo investitore estero in Serbia ed è risultata il primo partner commerciale nel primo quadrimestre 2013. Nel quadro del Partenariato Strategico italo-serbo, il secondo Vertice intergovernativo, presieduto dai Capi di Governo, si è svolto a Belgrado l’8 marzo 2013; il prossimo si svolgerà ad Ancona in ottobre. Sul fronte bilaterale, si registra una cooperazione di primo piano nel settore non soltanto economico-industriale, ma anche culturale, nel settore giudiziario e ambientale.



Incoraggiare normalizzazione Serbia-Kosovo


L’accordo del 19 aprile con la Serbia consentirà a Pristina di rafforzare la propria statualità e il controllo sull’intero territorio. Ulteriori obiettivi del Kosovo sono: compiere un salto di qualità nei rapporti con la UE tramite l’avvio del negoziato ASA e la liberalizzazione dei visti Schengen (a cui i cittadini del Kosovo sono ancora soggetti, unici tra i Paesi della regione); aumentare il numero dei riconoscimenti (ora appena al di sotto della fatidica soglia dei 100) e la partecipazione ai principali fori di cooperazione regionale.


Come Belgrado, Pristina va incoraggiata a proseguire il processo di normalizzazione dei rapporti avviato, nella consapevolezza che la vera sfida risiede nell’effettiva applicazione delle intese raggiunte. Il 14 giugno il Kosovo e’ stato ammesso alla Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa: una candidatura sostenuta dall’Italia. L’Italia continuerà a svolgere un ruolo attivo e di primo piano nell’incoraggiare le due parti a dare pronta attuazione alle intese raggiunte e a proseguire lungo la strada della riconciliazione.


Gli ottimi rapporti bilaterali sono corroborati dal lungo impegno italiano nelle principali missioni internazionali.