Questo sito utilizza cookies tecnici (necessari) e analitici.
Proseguendo nella navigazione accetti l'utilizzo dei cookies.

Siria – Bonino al CAE – “Soluzione politica unica via”. Tappa in Giordania per profughi

Per la crisi siriana “non c’è altra soluzione se non quella politica”. Lo ha sottolineato il Ministro Emma Bonino al termine del Consiglio Affari Esteri a Lussemburgo. In quest’ottica la conferenza di pace cosiddetta ‘Ginevra 2’ è l’unica via, come ha ribadito lo stesso ministro sabato scorso a Doha alla riunione degli ‘Amici della Siria’. Una conferenza che sostenuta anche in vista della riunione del 25 giugno Onu-Usa-Lega Araba.


Emergenza profughi, Bonino in Giordania


Dopo i lavori in Lussemburgo Bonino è partita per la Giordania – insieme con la Commissaria Ue alla Cooperazione Kristalina Georgieva – per affrontare un’altra questione molto complicata, ossia “garantire che i Paesi limitrofi non scoppino” sotto il peso dell’emergenza profughi. E’ “fondamentale capire che una soluzione politica deve farsi carico anche della situazione dei Paesi vicini”, ha spiegato, ricordando che “in Libano ci sono un milione di profughi siriani, mentre in Giordania 150 mila solo nel campo di Zaatri e mezzo milione in tutto il Paese. Tutto ciò, ha proseguito Bonino, con “un peso incredibile sui servizi sociali, la sanità, le scuole”.


Turchia: l’Europa dimostri credibilità


Altro tema affrontato dai Ministri degli Esteri europei è quello dell’adesione turca all’Ue, alla luce della forte tensione sociale che si registra in queste settimane nel Paese. Sulla Turchia, ha spiegato Bonino, è necessario trovare una posizione condivisa ma l’Europa “non deve perdere la sua credibilità”. “Le critiche che dovevamo fare – ha proseguito il ministro – le abbiamo fatte con molta determinazione, ma forse qualcuno dovrebbe farsi un esame di coscienza perché se l’Europa avesse avuto più credibilità, i tempi fossero stati più ristretti e fossero stati aperti i capitoli sui diritti umani, avremmo avuto più spazio per il dialogo con i turchi”.


Serbia e Kosovo, servono date certe


Il prossimo Consiglio europeo di Bruxelles, in programma il 27 giugno, “avrà due importanti decisioni da prendere”: la Turchia e la questione Serbia-Kosovo, perché, ha sottolineato Bonino, l’Europa “non è solo fiscal compact o spread”. Su Serbia e Kosovo, in particolare, “pacta sunt servanda” e la Ue deve dare “una data certa” a Serbia e Kosovo per l’apertura dei negoziati, rispettivamente per l’adesione e per l’accordo di ‘stabilizzazione e associazione’, dopo che i due Paesi hanno rispettato l’impegno di trovare un accordo, ha ricordato il ministro.


Afghanistan: bilaterale con Rasmussen, coinvolgere vicini

Sull’Afghanistan Bonino ha puntualizzato che “non c’è stabilizzazione senza volontà regionale”, ovvero senza il coinvolgimento “di Pakistan, Iran e India”. E nel corso di un bilaterale con il Segretario Generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, il ministro non ha nascosto di nutrire poche speranze sul dialogo tra talebani e il Presidente Karzai a Doha.

Ti potrebbe interessare anche..