Etiopia: missione Acimit ad Addis Abeba per valutare mercato
Si e’ svolta recentemente una missione ad Addis Abeba di una delegazione dell’associazione italiana di produttori di macchine tessili (ACIMIT), guidata dalla presidente Carabelli. Nel corso dei quattro giorni nella capitale etiopica la delegazione, coordinata dall’Ufficio ICE di Johannesburg e dall’Ambasciata d’Italia ad Addis Abeba , ha seguito un fitto programma di incontri istituzionali e di visite ad aziende tessili locali e ha tenuto una presentazione dei macchinari italiani e partecipato a una sessione di B2B con aziende etiopi. L’iniziativa rientra nella strategia ACIMIT di esplorazione di quelli che potranno essere i nuovi mercato del futuro. Attualmente operano in Etiopia un centinaio di aziende della filiera tessile e dell’abbigliamento, che danno lavoro a oltre 40.000 persone. La gamma di prodotti e’ abbastanza differenziate: maglie, pigiami, biancheria, capi sportivi, uniformi e abiti da lavoro ecc. Si tratta di numeri ancora poco significativi ma con prospettive interessanti per diversi fattori:
– disponibilita’ di manodopera a bassissimo costo (meno di 50 dollari al mese)
– produzione cotoniera ancora limitata (circa 50mila ettari) ma di elevata qualita’ e un forte potenziale di espansione (nell’ordine di 3 milioni di ettari secondo il Governo di Addis Abeba)
– disponibilita’ di energia elettrica a basso costo (3,5 centesimi di dollaro per kWh) grazie alle rilevanti risorse idroelettriche del Paese In questo contesto, gli obiettivi fissati dal piano programmatico per il 2015 del Governo sono decisamente ambiziosi e puntano a incrementare la produzione a 2,5 miliardi di dollari e le esportazioni ad un miliardo di dollari. Attualmente la filiera piu’ sviluppata e’ quella della maglieria con un fatturato (2012) valutato in 200 milioni di dollari anno. Tra i retailer internazionali hanno iniziato a rifornirsi in Etiopia, sia pure per quantitativi limitati, gruppi come Tesco, H&M, Primark.
(infoMercatiEsteri)
Cina: Brembo completa controllo Nanjing Brake Systems
Brembo ha raggiunto il controllo del 100% di Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd. a seguito dell’acquisto del restante 30% dal partner cinese Donghua Automotive Industrial Co.Ltd., per un corrispettivo di 90 milioni di Rmb, pari a circa 11 milioni di euro. Brembo Nanjing Brake Systems Co. Ltd, e’ attiva nella lavorazione e nella verniciatura di dischi freno in ghisa e pinze fisse in alluminio, per auto e veicoli commerciali. L’azienda e’ parte del polo industriale di Nanchino inaugurato da Brembo nel 2012 e per il quale il Gruppo ha investito oltre 70 milioni di euro.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Cina: surplus commerciale cala a 17,8 mld USD in luglio
La Cina ha registrato in luglio un forte calo del suo surplus commerciale (-29,6%) a 17,8 miliardi di dollari, secondo quanto ha comunicato l’Ufficio doganale nazionale. Si e’ quindi verificato un rimbalzo piu’ forte del previsto degli scambi commerciali. Le esportazioni sono cresciute del 5,1% su anno a 186 miliardi di dollari e le importazioni sono calate del 10,9% a 168,2 miliardi di dollari.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Portogallo: scende tasso disoccupazione dopo 2 anni di crisi
Nel secondo trimestre il tasso di disoccupazione in Portogallo e’ sceso per la prima volta in due anni collocandosi al 16,4%, dal 17,7% nei tre mesi precedenti. Lo comunica l’Ufficio nazionale di statistica INE, precisando che il numero dei disoccupati e’ salito del 7,1% a 886 mila senza lavoro. E’ la prima volta che il tasso scende da quando il Paese si e’ avviato sulla via di una politica di rigore nell’ambito del piano di salvataggio da 78 miliardi di euro concordato nel 2011 con Ue e Fmi. Per quest’anno il Governo portoghese stima un tasso dei senza lavoro pari al 18,2%.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Germania: Fitch conferma rating ‘AAA’ stabile
FitchRatings ha confermato i rating di lungo termine e di breve termine sulle emissioni in valuta estera e locale della Germania a ‘AAA’, il voto massimo. L’outlook sui rating e’ stabile. Come precisa una nota, sono stati confermati anche il rating di breve termine in valuta estera a ‘F1’ e il tetto al rating a ‘AAA’. Secondo l’agenzia di valutazione del merito di credito, la Germania “e’ andata al di la’ di quanto previsto su alcuni fondamentali obiettivi di bilancio”.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)