“L’Italia non prenderebbe attivamente parte a soluzioni militari al di fuori di un mandato del Consiglio di sicurezza dell’Onu”. Lo ha detto il Ministro Emma Bonino alle Commissioni Esteri congiunte del Parlamento in una comunicazione sui recenti sviluppi della situazione in Siria ed Egitto. Per l’Italia un mandato del Consiglio di sicurezza dell’Onu è “l’unico quadro di riferimento giuridico” per un intervento militare contro la Siria, ha spiegato il Ministro.
Si rafforza ipotesi Assad abbia usato gas sarin
”Gli elementi indiziari che abbiamo puntano a rafforzare l’ipotesi che siano state le forze siriane a far un uso massiccio di agenti chimici letali, in particolare il sarin”, che è ”il più letale”, ha riferito il Ministro, sottolineando che ”l’uso di armi chimiche caratterizzato da sistematicità e consapevolezza contro i civili è un crimine di guerra ai sensi dello Statuto della Corte penale internazionale”.
Non c’è soluzione militare
In ogni caso, il Ministro ha ribadito che ”non c’è soluzione militare al conflitto siriano”. ”Prediamo atto” dell’annullamento da parte degli Usa della riunione preparatoria di Ginevra 2, e ”ne capiamo le ragioni”, ma siamo convinti che ”la soluzione negoziata è la sola sostenibile: per questo rimane valido l’impegno verso Ginevra 2, o come si chiamerà”, ha aggiunto.
Egitto: altri giorni dolorosi ma non si tornerà 2011
Sulla situazione in Egitto, il Ministro ha detto che ”non è pensabile un puro e semplice ritorno al passato. Avremo davanti forse altri giorni ancor più dolorosi ma non si può pensare che si possa tornare al 2011, perché il risveglio della popolazione egiziana è stato reale”.
Rischio terrorismo oltre confini Nord Africa
“Temo che voler sradicare la Fratellanza significa spingere alcuni di loro su posizioni estremistiche, e anche la formazione di gruppi terroristici, che non si limiterebbero a vivere in Egitto o in Nord Africa ma che avrebbero ampia capacità di movimento”, è l’allarme lanciato dal Ministro.
Ue ha fallito mediazione, ma non lenta o assente
Prima delle stragi nelle piazze del Cairo, “per una volta, come volevamo tutti, l’Europa ha parlato con una voce sola. Ma quella mediazione è fallita. Ed è duro ammetterlo, più duro che se fosse stata lenta o assente”.