L’Italia e’ disponibile a partecipare al lavoro degli ispettori internazionali per lo smantellamento dell’arsenale chimico siriano: lo ha affermato il Ministro degli Esteri Emma Bonino parlando dalla sede della missione italiana all’Onu riguardo la bozza di risoluzione sulle armi chimiche in Siria approvata ieri sera dalle cinque potenze del Consiglio di Sicurezza dell’Onu.
L’Italia, ha detto, “ha un expertise professionale per quanto riguarda i gas, e l’iprite in particolare, abbiamo quindi dato la disponibilità e l’interesse a partecipare, dal punto di vista tecnico e quantitativo”, “e’ una partita che ci interessa giocare e assumere responsabilità”.
Il documento ha “delle parti molto forti” ha detto, “a me per esempio sembra forte che l’uso armi chimiche sia definito come attentato alla pace e alla sicurezza non come problema alla non proliferazione”.
Soddisfazione per sviluppi, strada in salita
Il Ministro si dice “ottimista per quanto e’ avvenuto in queste due settimane, che e’ quello che l’Italia aveva chiesto sin dall’inizio con grandissima forza: rapporto degli ispettori, Consiglio di sicurezza, conferenza diplomatica”. Allo stesso tempo sottolinea che si tratta dell’avvio “di un grande processo, sia dal punto di vista operativo che da quello politico e sicuramente una strada in salita”.
Bonino: più ottimista anche sulla Libia
“Sono preoccupata ma più ottimista per la Libia, il governo ha pronte le prime liste per il training sulla sicurezza”. Durante l’incontro con la delegazione libica, ha spiegato Bonino, “anche gli altri paesi presenti hanno ribadito la loro volontà di assistere a questo training”, un punto fondamentale in vista della “conferenza di Roma che dobbiamo avviare entro la fine dell’anno”.
Intensa settimana di incontri bilaterali
Dopo un’intensa settimana di incontri bilaterali e conferenze, il Ministro ha spiegato di aver affrontato il tema della gestione della crisi del Mediterraneo sia partecipando all’incontro sulla Libia, che incontrando il generale Paolo Serra, a comando della missione delle Nazioni Unite nel Libano del Sud, sia affrontando la questione somala con “la volontà di andare avanti nonostante Al-Shabaab sull’ipotesi federale con una Costituzione entro 2015 e le elezioni nel 2016”.
I meeting bilaterali a cui Bonino ha preso parte questa settimana sono stati importanti “sia per questioni bilaterali, sia per la nostra campagna ad essere eletti membri non permanenti del Consiglio di sicurezza” nel 2017-2018. Le candidature sono tre per due posti, “gli altri candidati del blocco europeo sono Olanda e Svezia”, ha spiegato il Ministro Bonino, aggiungendo che “sono arrivate conferme che non mi aspettavo ma per noi molto importanti, come quelle dell’Angola per esempio”.
Bonino: su pena di morte qualche paese fa marcia indietro
Sulla pena di morte “c’è un trend positivo, ma qualche Paese fa marcia indietro”. “C’è preoccupazione per diversi Paesi”, ha aggiunto Bonino, facendo riferimento a Stati Uniti, Iran e “anche il Giappone”. Per questo, ha aggiunto, “la Comunità di Sant’Egidio intende organizzare un’iniziativa in Giappone, mentre io sarò con Nessuno tocchi Caino in Sierra Leone il 6 gennaio”. Il Ministro Bonino ha parlato poco dopo aver partecipato all’evento ministeriale sulla pena di morte.