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Myanmar, nuova frontiera asiatica – Convegno alla Farnesina: Bonino, Italia amica, sostegno a transizione

“L’Italia è vostra amica” nel processo di transizione democratica che il Paese ha avviato e “vogliamo darvi il maggior sostegno possibile”. Così il Ministro Emma Bonino si e’ rivolta al suo collega birmano Wunna Maung Lwin aprendo il convegno “Myanmar nuova frontiera asiatica” organizzato alla Farnesina e promosso dal Ministero degli Affari Esteri e dal Ministero dello Sviluppo Economico in collaborazione con Ocse e Osservatorio Asia. Un evento tutto focalizzato sul Paese asiatico, che ha da poco iniziato un percorso di riforme e transizione democratica e che oggi si presenta come una nuova e ancora in parte inesplorata frontiera per le imprese italiane. E non a caso, tra i presenti al convegno della Farnesina figuravano l’ad di Eni Paolo Scaroni e il Presidente del Comitato Tecnico di Confindutria, Paolo Zegna. Al convegno è poi seguito un bilaterale tra il Ministro Bonino e il suo omologo birmano.


Bonino, Europa guarda con occhi diversi al Myanmar


“L’Italia fin dal 2011 ha incoraggiato i cambiamenti in atto nel Paese e il nostro cambio di strategia ci è stato riconosciuto dalla leadership birmana”, ha sottolineato la titolare della Farnesina al termine del bilaterale rimarcando l’approccio “dialogante e costruttivo, anche quando critico” che l’Italia ha voluto percorrere nei riguardi del Myanmar ricevendo in seguito anche l’apprezzamento di Ue e Stati Uniti. E oggi, dopo l’avvio del processo di riforme democratiche da parte del governo birmano, “l’Europa guarda con occhi diversi” al Paese del Sud-Est e, anche rispetto alle elezioni del 2015, sono tante le attese dell’intera comunità internazionale, ha spiegato il capo della diplomazia intervenendo al convegno. In questo contesto, l’incoraggiamento dell’Italia per il proseguimento delle riforme è ormai un punto fermo. “Vogliamo che i nostri legami siano positivi”, ha rimarcato il Ministro.




Scaroni (Eni), Myanmar puo’ diventare tassello importante Asia



Il Myanmar e’ “un Paese di grande interesse, potenzialmente tutto da scoprire, un tassello importante nella spinta verso l’Asia che abbiamo da qualche anno”, ha spiegato l’ad di Eni Scaroni – che ha anche lui incontrato il ministro birmano e che nei prossimi mesi dovrebbe recarsi nel Myanmar – sottolineando come, in linea con la politica del cane a sei zampe, “vogliamo che le comunità attorno a noi sentano i benefici della nostra presenza” e se nel Myanmar “troviamo idrocarburi e soprattutto gas associato sarà una delle nostre priorità offrire al Paese di produrre elettricità facendoci magari accompagnare dall’Ue per gli investimenti necessari per la rete”. Ma la frontiera birmana non è allettante solo per le sue potenziali risorse energetiche. Agricoltura, cultura e turismo sono tre macro-aree in cui, come evidenziato da Emma Bonino, l’economia italiana può avviare un’intensa interazione con il Myanmar, a partire dalle pmi. Ad oggi l’interscambio tra i due Paesi è di 46 milioni di dollari e ciò “vuol dire che abbiamo di fronte grandi possibilità di intensificare i rapporti”, è l’augurio lanciato dalla titolare della Farnesina.