Cina: successo italiano al Forum su urbanizzazione sostenibile
Si ‘ recentemente svolto il “2013 Guangzhou China International Forum on Urban Sustainable Development” appuntamento organizzato in Canton dal China Center for Urban Development in collaborazione con i gruppi editoriali Nanfang e SEEC Media. L’evento ha registrato la partecipazione del sindaco di Guangzhou, Chen Jianhua, e del Sig. Peng Sen, membro del Comitato Permamente del Congresso del Popolo, nonche’ di alti vertici delle Amministrazioni centrali competenti, a conferma dell’importanza dell’appuntamento. In Cina, nell’ultimo la crescita economica tassi di crescita compresi tra il 9% ed il 10%, si e’ accompagnata a un parimenti conseguente aumento del tasso di urbanizzazione. Che èpassato dal 17,9% nel 1979 ad oltre il 50% attuale corrispondente in termini assoluti, ad oltre 700 milioni di persone che oggi vivono in aree urbane a fronte dei 170 milioni di persone registrati vivere in aree urbane nel 1979.
Nel corso del forum e’ stato messo in luce come la rapida crescita urbana della Cina sia avvenuta seguendo un modello di accentramento nelle grandi citta’ costiere che oggi appare non piu’ sostenibile. Per tali aree e’ stata evidenziata la carenza di risorse a disposizione (in termini di energia, acqua, terra, etc.) evidenziando la sperequazione con l’ovest del paese dove le stesse risorse appaiono piu’ abbondanti. Il modello di sviluppo economico perseguito mediante una forte processo di industrializzazione ha determinato note situazioni di degrado ambientale con grave inquinamento di aria ed acqua e conseguenti rischi anche per la salute della popolazione.
Nell’opinione degli intervenuti l’idea di procedere ad uno sviluppo urbano sostenibile dipende dallo sviluppo di una sistema economico che sia anch’esso sostenibile. Cio’ significa puntare sull’ innovazione e la tecnologia avviando un graduale processo di riconversione industriale che porti ad un aumento del terziario a scapito del settore industriale, da rilanciare a sua volta, con l’incentivazione di produzioni ad alto valore aggiunto in termini, anch’essi, di innovazione e tecnologia. Sostenibilita’ industriale, e quindi urbana, significa anche, e naturalmente, utilizzo piu’ razionale ed efficiente delle risorse naturali nonche’ stimolo all’adozione di politiche che proteggano l’ambiente e riportino l’uomo ed i suoi bisogni di lungo periodo al centro dei processi di crescita economica, in generale, ed urbana, in particolare.
Il cambio di rotta nel modello di sviluppo economico verso un modello piu’ sostenibile, fondato su produzioni ad alto valore aggiunto e servizi in grado di garantire competitivita’ nel lungo periodo, determinerebbe, a cascata, analogo cambio di rotta nel processo di urbanizzazione dovuto alla crescita del reddito ed alla terziarizzazione dell’economia che ne deriverebbero. Come anche sottolineato dall’Arch. Bagnasco, intervenuto al Forum in rappresentanza della Camera di Commercio europea in Cina, il processo di urbanizzazione necessita di un approccio olistico che contempli sostenibilita’ e pianificazione, consenta di sviluppare i centri urbani nel rispetto della cultura e delle tradizioni locali e permetta di accrescere la qualita’ della vita sul modello della tendenza, attualmente in atto in Europa, della “slow city” che riporta l’uomo e le sue esigenze al centro dello sviluppo della citta’. Al fine di perseguire tali modifiche nell’orientamento delle strategie di urbanizzazione, i convenuti al forum hanno sottolineato la necessita’ di riforme nel sistema amministrativo, quali, ad esempio, la semplificazione delle procedure (anche attraverso una seppur limitata decentralizzazione delle competenze), la possibilita’ di operare/rafforzare partnership pubblico/private per la progettazione ed il finanziamento delle opere di urbanizzazione, la promozione di investimenti in tutti quei settori che caratterizzano le cosiddette Smart Cities, dalle smart grid, all’e-health, all’ampio ricorso del cloud computing. In conclusione, e’ apparsa assolutamente condivisa l’esigenza di procedere lungo una via di crescita e sviluppo che non tenga in considerazione, quale solo indicatore di performance, il prodotto interno lordo ma che consideri anche la qualita’ stessa della crescita e dello sviluppo come elemento qualificante del progresso della societa’.
(infoMercatiEsteri)
Cina: Italia primo esportatore calzature
Italia si conferma u come il primo esportatore di calzature in Cina con una quota mercato del 29,1%. Nel primo semestre del 2013 abbiamo esportato in Cina 261,5 milioni di dollari con un incremento del +17,4%. Il dato è emerso in occasione della seconda edizione in Cina della fiera MICAM organizzata da Fiera Milano e Assocalzaturifici – che si conferma un evento globale della calzatura che valorizza la produzione italiana di qualita’ e pone Shanghai come una delle principali vetrine della moda. Per la parte italiana hanno partecipato anche il Presidente di Assocalzaturifici, Cleto Sagripanti, il CEO di Fiera Milano, Enrico Pazzali, e il Direttore dell’Agenzia ICE di Pechino, Antonino Laspina.
Per la parte cinese ha partecipato il Vice Segretario Generale della Shanghai Fashion Week, Sig. Shao Feng. Hanno partecipato circa 270 aziende di cui 2/3 italiane. Il resto erano aziende turche, brasiliane, portoghesi.
La realizzazione a Shanghai dell’unico salone internazionale riservato ai marchi leader sui mercati mondiali del comparto moda calzature e pelletteria costituisce una importante piattaforma per le aziende calzaturiere italiane piccole-medie che intendono internazionalizzarsi.
La Cina e’ un grosso mercato di riferimento per le calzature e gli accessory in pelle sia nel retail che nelle vendite on line. Sono infatti queste le categorie in forte crescita tra i nuovi consumatori del lusso. Nel 2012 sono state venduti 3,7 mln di paia di scarpe in Cina e Hong Kong ad un prezzo medio di 100 euro. L’e-commerce sara’ una grande opportunita’ per l’industria della moda e per i produttori di scarpe italiani. Gia’ 242 milioni di persone in Cina fanno acquisti on-line e il 18% di questa quota avviene nel settore moda; si prevede che per il 2015 il fatturato on-line sara’ di 315 milioni.
(infoMercatiEsteri)
Gibuti: Banca Mondiale finanzierà centrale geotermica
È stato firmato a Gibuti un accordo tra la IDA (Banca Mondiale) e il governo gibutino per il finanziamento dei progetti di sfruttamento delle risorse vulcaniche del paese del Corno d’Africa per la produzione di energia geotermica. Attraverso l’IDA, verranno inoltre garantiti dei crediti da destinare al progetto, a cominciare dalla cifra di sei milioni di euro già stanziati nei mesi scorsi e destinati a finanziare gli studi di fattibilità necessari a verificare la possibilità di produrre energia elettrica su larga scala. La tappa successiva sarà la convocazione di una gara di appalto per i produttori privati di energia elettrica relativa alla costruzione di una centrale geotermica con una potenza di circa 56 MW. La Banca mondiale ha coinvolto diversi donatori per cofinanziare il costo totale del progetto, che ammonta 31 milioni di dollari, tra cui il Global Environment Facility (GEF), il Fondo OPEC per lo Sviluppo Internazionale (OFID ), la Banca Africana di Sviluppo (AfDB), l’Agenzia francese di sviluppo (AFD) e il piano globale di sviluppo geotermico (GGDP) attraverso il programma di assistenza alla gestione del settore energetico (PAGE) . Il governo di Gibuti si è posto l’obiettivo di diventare nel 2020 il primo paese africano ad utilizzare solo energia rinnovabile per coprire il proprio fabbisogno, rilanciando anche un ambizioso progetto di sviluppo di 300 MW di energia geotermica, con il sostegno del governo della Cina.
(InfoAfrica.it)
Regno Unito: EDF investe sul nucleare
Il gruppo francese Edf e il governo britannico hanno raggiunto un accordo per la costruzione da parte del gruppo francese di due reattori nucleari di terza generazione (Epr) in Gran Bretagna per un investimento complessivo di 16 miliardi di sterline (circa 18,9 miliardi di euro). Lo rende noto un comunicato di Edf.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Giappone: deficit commerciale settembre circa 7 mld euro
La bilancia commerciale del Giappone a settembre ha registrato un deficit di 932 miliardi di yen (circa 7 miliardi di euro). Si tratta del quindicesimo mese consecutivo in rosso per la bilancia commerciale nipponica che soffre per l’indebolimento dello yen nei confronti del dollaro e dell’euro che fa rincarare le importazioni. Il valore delle importazioni e’ infatti cresciuto del 16,5%, informa il ministero delle Finanze nipponico, mentre in volume si sono ridotte del 2,2 per cento. Una serie storica cosi’ lunga di deficit della bilancia commerciale non si era mai registrata da quando in Giappone vengono raccolte le statistiche sulla bilancia commerciale (35 anni).
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Spagna: Recordati completa acquisizione Laboratorios Casen Fleet
Recordati comunica che e’ stata conclusa con successo l’acquisizione del 100% del capitale di Laboratorios Casen Fleet S.L.U., societa’ farmaceutica spagnola con sede a Madrid e stabilimento produttivo a Utebo, Zaragoza. Il valore della transazione (enterprise value) e’ di 93 milioni di euro, di cui 89,5 milioni di euro sono stati pagati al closing. Casen Fleet commercializza prodotti per la maggior parte sviluppati internamente, prevalentemente nell’area terapeutica gastroenterologica, in Spagna e Portogallo attraverso le proprie organizzazioni e in altri paesi attraverso accordi di licenza. Circa il 55% dei ricavi e’ generato dalla linea di prodotti per la preparazione per colonscopia. Il prodotto principale di questa linea e’ Citrafleet, gia’ commercializzato da Recordati in Germania. Il portafoglio prodotti della societa’ comprende inoltre formulazioni orali per la reidratazione, probiotici e farmaci da banco con indicazione ginecologica. Circa l’80% dei ricavi deriva da vendite a privati in farmacia, non soggette a rimborso pubblico. Casen Fleet sviluppa e produce la maggior parte dei suoi medicinali nel proprio stabilimento di Utebo, Zaragoza, che copre un’area totale di 23.165 m2. La societa’ ha circa 230 dipendenti e vendite nel 2012 di 45,3 milioni di euro.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Russia: crescita PIL 2013 solo + 2% (Medvedvev)
La crescita dell’economia russa “nel migliore dei casi sara’ del 2 per cento quest’anno” per effetto della sfavorevole congiuntura internazionale. La stima e’ del premier Dmitri Medvedev. Nei primi otto mesi dell’anno il Pil russo e’ cresciuto dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2012. Il governo russo all’inizio dell’anno stimava una crescita del 3,6 per cento e ha poi rivisto piu’ volte i numeri al ribasso fino all’attuale previsione di una crescita limitata all”18 per cento contro il +3,4% dello scorso anno e il +4,3% registrato nel 2011.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
UE: EBA definisce criteri valutazione bad debt
Un piccolo passaggio tecnico essenziale per la futura Unione bancaria:e’ quello messo a punto dall’Eba, l’Autorita’ bancaria europea, che ha annunciato oggi di aver completato la definizione armonizzata di crediti deteriorati delle banche e gli schemi di presentazione che consentiranno alle Autorita’ di vigilanza di valutare il livello di crediti a rischio su base comparabile in tutta Europa. Il lavoro dell’Eba e’ propedeutico all’asset quality review della Bce che sara’ completato entro l’ottobre del 2014.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Russia: Pansa (Finmeccanica) partecipa a Foreign Investment Council
Giornata in Russia per il numero uno di Finmeccanica, Alessandro Pansa. L’amministratore delegato della holding partecipa oggi infatti al Foreign Investment Advisory Council, l’organismo nato su iniziativa del Governo russo per favorire il business nel Paese e al quale prendono parte aziende internazionali. Alla sessione plenaria che si terra’ a Gorki, Pansa vedra’ tra gli altri il premier russo Dimitri Medvedev oltre a molti esponenti della business community. Nel corso della giornata poi il top manager italiano avra’ altri incontri piu’ incentrati sulla presenza di Finmeccanica in Russia. Presenza ormai consolidata da anni, grazie in particolare alla partnership di Alenia Aermacchi con Sukhoi nel programma Superjet 100, a quella di Agusta Westland con Russian Helicopters e alle attivita’ di Selex Es nel Paese. Tra queste ultime spiccano quelle nel campo dell’automazione postale, mentre potrebbe essere foriera di sviluppi la collaborazione avviata tra la societa’ dell’elettronica per la difesa e la sicurezza guidata da Fabrizio Giulianini e la russa Azimut nel settore della gestione e controllo del traffico aereo.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Regno Unito: Falck Renewables cresce nel’eolico
Falck Renewables ha raggiunto i 731 MW di capacita’ totale installata, 288 dei quali nel Regno Unito
La Societa’ ha infatti recentemente messo in esercizio il parco eolico di Nutberry, situato nei pressi di Nutberry Hill in Scozia. Il parco e’ costituito da 6 turbine Nordex per una potenza installata di 15 MW e produrra’ circa 54 GWh/anno di energia rinnovabile, in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 12.500 famiglie con un risparmio di CO2 di circa 23.000 tonnellate/anno. Il completamento del commissioning e’ previsto per la fine di novembre. Falck Renewables ha inoltre ottenuto l’autorizzazione alla costruzione del parco eolico di Assel Valley, situato nei pressi di Girvan nel sud ovest della Scozia. Sara’ composto di dieci turbine e avra’ una potenza installata fino a un massimo di 30 MW.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)