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Siria – Ministri Esteri Ue: ‘Ginevra 2’ con tutte le parti conflitto

Per risolvere la crisi siriana è necessaria una “soluzione politica che risponda alle legittime aspirazioni della popolazione”. In tal senso si saluta con favore “la convocazione di una conferenza di pace a Ginevra prima della fine di novembre”, a cui però devono partecipare tutte le parti. E’ quanto hanno sottolineato i Ministri degli Esteri Ue nelle conclusioni del Consiglio Affari Esteri svoltosi a Lussemburgo.


Siria unita, democratica e inclusiva


L’Ue è “estremamente preoccupata per il deteriorarsi della situazione che rende ancora più urgente porre fine ad ogni violenza e alla sofferenza del popolo siriano”, e “condanna l’uso senza precedenti” della forza da parte del regime e le “diffuse e sistematiche violazioni del diritto internazionale e umanitario”, compresi gli attacchi alle comunità religiose. Per l’Europa una soluzione politica si traduce nella costituzione di una Siria “unita, inclusiva e democratica”.


Transizione politica credibile


L’Ue esorta “tutte le parti” del conflitto a “rispondere positivamente alla convocazione della conferenza di Ginevra” per dare il via ad una “transizione politica credibile”, secondo i principi enunciati nella prima conferenza di Ginevra, con la “costituzione di un governo transitorio con pieni poteri esecutivi e il controllo di tutte le istituzioni governative e di sicurezza”. Per questo l’Ue invita l’opposizione a partecipare ed incoraggia la Coalizione Nazionale Siriana ad “assumere un ruolo di primo piano” durante le trattative.


Tagliare ponti con estremisti


Quanto alla situazione sul terreno, l’Ue “condanna con la massima fermezza l’orribile attacco chimico perpetrato il 21 agosto, così come le “altre atrocità e abusi che devono essere indagati per trovare e punire i responsabili”, con il deferimento alla Corte penale internazionale. C’è altresì preoccupazione per il “crescente coinvolgimento di estremisti e di attori non statali stranieri” nei combattimenti in Siria, quindi si esortano tutte le parti interessate ad “interrompere il sostegno” a tali gruppi. Allo stesso tempo, si invita il regime di Damasco a “rispettare i suoi obblighi nel modo più completo” circa la distruzione del proprio arsenale chimico.


Bonino: su ‘Ginevra 2’ ancora molto da fare


Da Lussemburgo il Ministro Bonino ha sottolineato che “circola una data per Ginevra 2, ma non è scontato” che la conferenza si tenga perché “è necessario ancora molto lavoro”. “Tutti – ha aggiunto – hanno l’obiettivo di far riuscire” la conferenza. Il “lavoro da fare” si concretizzerà nella riunione degli ‘Amici della Siria’ a Londra e negli incontri che il Ministro avrà mercoledì a Roma con il Segretario di Stato Kerry e venerdì a Londra con il collega britannico William Hague.


Myanmar: San Suu Kyi a colazione con ministri Ue


I Ministri Ue hanno accolto a colazione la leader dell’opposizione del Myanmar, Aung San Suu Kyi, la quale ha chiesto che l’Europa continui a fare pressione “senza ambiguità” sul governo locale “sulla necessità di cambiare la Costituzione” per rimuovere alcuni ostacoli alla sua candidatura alle presidenziali. Una riforma che, secondo il Ministro Bonino, “a mia conoscenza è nell’agenda del presidente attuale”. Il Ministro ha anche ricordato che il collega birmano mercoledì prossimo sarà a Roma per un seminario alla Farnesina con le imprese italiane, che sarà “tappa importante” verso la visita di un gruppo di Commissari europei, tra cui Ashton e Tajani, in Myanmar il 14 e 15 novembre.

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