L’Italia ha chiesto un dispiegamento “il più rapido possibile” della missione europea in Libia mirata al controllo delle frontiere: lo ha spiegato il ministro Giulio Terzi al termine del Consiglio Affari Esteri UE a Bruxelles. “Sulla Libia abbiamo discusso della collaborazione che l’Ue deve dare sul controllo delle frontiere e sulle condizioni di sicurezza del Paese, e ho auspicato un dispiegamento il più rapido possibile della missione di politica estera e di sicurezza comune e su questo c’è un atteggiamento condiviso”, ha aggiunto Terzi, al termine della riunione dei ministri degli Esteri europei, in cui si è discusso tra l’altro delle crisi in Siria e Mali e della situazione in Egitto e Somalia.
Mali: Terzi, risultati significativi da operazioni sul terreno
Per quanto riguarda il Mali, Terzi ha rilevato che c’è “soddisfazione per l’andamento delle operazioni sul terreno”, che stanno portando “risultati significativi”, e soddisfazione anche “per la risposta dei Paesi africani e degli altri che hanno assicurato sostegno al dispiegamento della missione Ue di addestramento, tra cui l’Italia”. L’intervento della comunità internazionale, “inizialmente guidato dalla Francia ma nel quadro di una risoluzione del Consiglio di sicurezza molto chiaro”, è stato “necessario e tempestivo e sta dando risultati significativi, con la liberazione delle principali città sulla linea di demarcazione tra nord e sud del Mali”. Ora, ha spiegato il ministro, la discussione è su “come fare per radicare lo sviluppo e far crescere istituzioni credibili”. In quest’ottica la Ue “ha preso atto della road map approvata dall’assemblea maliana, un percorso che porta alle elezioni questa estate”.
Egitto: situazione preoccupa ma ci vuole pazienza
Sull’Egitto, teatro di scontri tra opposizione e forze governative, la situazione “preoccupa, ma ci vuole pazienza e un approccio costruttivo nei confronti del governo con messaggi chiari”, ha spiegato Terzi, sottolineando che “noi ci aspettiamo un percorso costituzionale limpido, con il rispetto dei diritti umani e delle minoranze”, e in tal senso già “vi sono indicazioni della volontà di apertura dell’Egitto”, come si evidenzia dalla missione di Morsi a Berlino e “dalla prima visita effettuata da Morsi in un Paese europeo che è stata quella fatta a Roma”.
Somalia: migliorano condizioni sicurezza
In Somalia “migliorano le condizioni di sicurezza nonostante il terribile attentato di qualche giorno fa, ma sul piano complessivo gli Shabaab hanno lasciato le città, e c’è un’attività economica in ripresa”, ha rilevato Terzi, che a Bruxelles ha incontrato il presidente somalo. Terzi ha espresso soddisfazione “nel vedere la determinazione del presidente e del nuovo governo nel cogliere questo momento unico nella storia recente” in cui la situazione sia economica che sociale è in miglioramento. Il ministro ha parlato di “quartieri creati da somali che tornano dai campi di rifugiati”, e la condivisione delle attività con la comunità internazionale “che si manifesterà soprattutto nella conferenza promossa prima a Bruxelles dalle Ue e poi dalla Gran Bretagna, che devono essere occasione per la creazione di un patto fra la Somalia e la comunità internazionale per un compact nel quale viene affrontata la governance del Paese”.