Un fermo impegno su trasparenza, leggibilità dei dati e controllo dei settori più a rischio corruzione. Nella III Giornata dell’integrità la Farnesina ribadisce i binari su cui si sviluppa il lavoro dei diplomatici all’estero e dei funzionari in Italia e annuncia un’operazione di modernizzazione nelle attività di monitoraggio anti-corruzione. Il tutto in un evento ospitato questa mattina dal Ministero degli Affari Esteri e che ha visto, tra gli altri, anche l’intervento della Ministro Emma Bonino, del Sostituto Procuratore della Repubblica Paolo Ielo, della presidente di Transparency International Italia, Maria Teresa Brassiolo e del capo dell’Unità di coordinamento della Segreteria Generale Mae, Luigi Vignali.
Bonino, pronti a operazione di trasparenza e leggibilità
La Farnesina è pronta ad un’operazione di totale “trasparenza e leggibilità” sui costi di personale e servizi: “è più semplice fare un’operazione di questo tipo rendendo tutto più leggibile” e informando così anche il Parlamento. Così la Ministro Emma Bonino ha voluto sottolineare l’impegno della Farnesina per un’informazione dettagliata dei costi del personale e dei servizi, ricordando al tempo stesso come il Mae sia stato la “prima amministrazione pubblica” a presentare il programma triennale 2012-2014 su trasparenza e integrità. “Non si tratta di un’operazione di difesa ma di mera trasparenza”, ha spiegato Emma Bonino ricordando come, in tal modo, “si potrà far sapere che i nostri diplomatici costano 1/3 di quelli di altri Paesi europei”.
Bonino, attraversiamo fase modernizzazione nel limite risorse disponibili
La Ministro ha poi ricordato le prossime sfide a cui va incontro una Farnesina che risentirà, inevitabilmente, della spending review. Il dicastero sta “attraversando una fase di modernizzazione nel limite delle risorse a disposizione, sta cercando di razionalizzare la sua presenza all’estero” avendo in programma di “smagrire” la sua presenza diplomatica in Europa per rafforzarla in aree dove c’è un maggiore bisogno, ha sottolineato la titolare della diplomazia italiana. “Io terrei tutte le sedi aperte e, anzi, ne aprirei ancora di più, ma per ovvi motivi di bilancio non possiamo tenere tutte le sedi aperte”, ha voluto quindi precisare Emma Bonino.
Vignali, gestione pratiche cittadinanza e erogazione visti aree più a rischio
La Ministro si è poi soffermata sul tema della corruzione. “Le regole sono un codice di condotta utile, ma serve anche la responsabilità individuale. Questo e’ un punto essenziale che fa la differenza nella lotta alla corruzione”, ha spiegato la titolare della Farnesina. Farnesina che – come illustrato da Luigi Vignali – negli ultimi tempi ha aumentato i controlli interni su due attività considerate a rischio: l’erogazione di visti e la gestione delle pratiche di cittadinanza. Campi su cui il dicastero ha avviato “un’avanzata attività di formazione, con controlli e verifiche incrociati, che ha portato alcuni esiti di successo”, ha sottolineato Vignali.