Il Tap, gasdotto tra l’Azerbaigian e l’Europa, é “un progetto strategico, che rappresenta un importante contributo per l’Italia, sia per coprire la nostra domanda energetica che per diventare un hub energetico nel sud Europa e nel Mediterraneo”. Lo ha detto la Ministro Emma Bonino nel suo intervento a Baku alla cerimonia ufficiale per la firma della decisione finale di investimento del Consorzio Shah Deniz sul progetto del gasdotto che trasportera’ il gas dall’Azerbaigian in Europa attraverso Turchia, Grecia e Italia.
Sicurezza energetica e diversificazione fonti
“Diversificare le nostre fonti e le rotte di transito delle forniture e’ un elemento chiave di una maggiore sicurezza energetica”, ha spiegato Bonino, prevedendo “regolari forniture di gas dai partner tradizionali, ma anche dai nuovi produttori emergenti”. La sicurezza energetica e lo sviluppo di infrastrutture strategiche europee, ha assicurato il ministro, saranno una priorita’ del semestre di presidenza italiana dell’Ue nel 2014, che sara’ preceduto dal semestre greco, partner nello sviluppo del Tap.
Incontro Bonino-Aliyev
La cerimonia della firma a Baku si svolge alla presenza del presidente azero Ilham Aliyev, con il quale Bonino avra’ poi un incontro bilaterale. Il capo della diplomazia italiana vedra’ anche il collega azero Elmar Mammadyarov. Presenti i capi di Stato e di governo di Albania, Croazia, Bulgaria, Montenegro e Georgia. Nel consorzio Shah Deniz per il corridoio sud del gas fanno parte i colossi petroliferi Bp, Total, l’azera Socar, Statoil e Rukoil ,e prevede un investimento di circa 50 miliardi di dollari per l’intero corridoio di cui il Tap (trans-adriatic pipeline) che raggiunge l’Italia e’ l’ultimo tratto.