• E’ stata oggi data attuazione alle misure previste dal Piano di Azione Congiunta (Joint Plan of Action, JPA) stipulato tra l’Iran e la Comunità Internazionale a Ginevra il 24 novembre scorso.
• A fronte delle limitazioni attuate da parte iraniana allo sviluppo del suo programma nucleare, l’Unione Europea ha varato delle misure di attenuazione del regime sanzionatorio, previste e in stretta esecuzione del Piano d’Azione Congiunto, che resteranno in vigore per 6 mesi (fino al 20 luglio 2014).
• In particolare sono stati sospesi:
– il divieto di assicurazione e riassicurazione connessi al trasporto di petrolio greggio iraniano;
– il divieto di importare, acquistare, trasportare prodotti petrolchimici iraniani ed i servizi finanziari connessi;
– il divieto di commercio in oro e metalli preziosi con il Governo iraniano, suoi Enti pubblici, suoi rappresentanti ed i servizi finanziari connessi.
• Inoltre, la soglia per l’obbligo di previa autorizzazione alle transazioni finanziarie passa da 40.000 a 400.000€
• Vi sono state speculazioni e incomprensioni sulla portata delle misure di alleggerimento delle sanzioni nei confronti dell’Iran. Queste misure sono limitate nello scopo e nel tempo e, soprattutto, mantengono inalterata l’architettura dell’impianto sanzionatorio. Le sanzioni continuano, infatti, ad applicarsi a gran parte dell’economia iraniana: al suo settore energetico, a quello finanziario, della navigazione e delle costruzioni navali. Numerose società, banche e individui iraniani sono e rimangono listate. Con esse permane il divieto di commercio e di eseguire transazioni economiche o finanziarie.
• Non vi è spazio per equivoci. L’apparato sanzionatorio nei confronti dell’Iran rimane e rimarrà in vigore finché non sarà raggiunto un accordo definitivo che stabilisca senza ombre di dubbio e in conformità a un sistema internazionale di verifiche, il carattere civile, limitato e pacifico del programma nucleare iraniano.