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Diplomazia Economica Italiana –31 gennaio: ultime news dal mondo. Servizio realizzato in collaborazione con Il Sole 24 ORE Radiocor

Estonia: supera anche Regno Unito nella classifica Economic Freedoom


L’Estonia ha conquistato il quarto posto in Europa nella nuova classifica ‘ Economic Freedom 2014′ elaborata da Wall Street Journal e dalla Heritage Foundation di Washington, sulla liberta’ economica, preceduta solo da Svizzera, Irlanda e Danimarca ma davanti a Regno Unito, Paesi Bassi, Lussemburgo, Germania, Finlandia e Svezia. In classifica generale si colloca all’undicesimo posto su 186 Paesi guadagnando due posizioni sull’edizione precedente, con un punteggio complessivo di 75,9 punti su 100 (+0,6 punti rispetto al 2013). I dieci indicatori utilizzati per determinare la posizione paese con un punteggio massimo di 100 punti sono suddivisi in quattro categorie e riguardano: 1) rule of law (tutela dei diritti di proprieta’ e assenza di corruzione); 2) incidenza del governo sulla libera attivita’ economica (livello delle spese governative in percentuale del PIL e liberta’ fiscale); 3) efficienza dei meccanismi di regolazione (liberta’ imprenditoriale, mercato del lavoro e liberta’ di movimento dei capitali); 4) il grado di apertura del mercato (commercio, investimenti e attivita’ finanziarie). Tra i dieci indicatori presi in esame il Paese ha registrato notevoli progressi in particolare nell’ambito della tutela dei diritti di proprieta’, assenza di corruzione, apertura al commercio internazionale e mercato finanziario, liberta’ nel movimento dei capitali che hanno favorito il processo di transizione verso una economia di libero mercato.


(infoMercatiEsteri)


Spagna: dati occupazione e PIL indicano fine della recessione


Il 2014 si e’ chiuso con una inversione di tendenza nell’andamento della disoccupazione: dopo diversi anni, il 2013 si chiude con un saldo (positivo) di 147 mila disoccupati in meno. Un altro indicatore di notevole rilievo, proprio perche’ associato a una possibile espansione dell’occupazione, riguarda il settore del turismo, importante componente dell’economia nazionale e una delle prime voci della bilancia commerciale. La fine della recessione e’ stata confermata dal dato dell’ultimo quadrimestre del 2013, anch’esso con PIL (+ 0,3%) in crescita consecutiva dopo il precedente con una tendenza destinata ad essere trainata verso l’alto dall’eccezionale performance delle esportazioni e dalla ripresa anche del consumo interno. E’ una crescita che appare solida perche’ sostenuta dal recupero del segno positivo di altri indicatori soggiacenti, quali la produzione industriale, i consumi di energia e cemento, la fiducia degli imprenditori, ecc. Essa si fonda fra l’altro sull’aumento della domanda di beni di investimento, nell’ultimo quarto dell’anno passato, superiore al 10% (era in negativo un anno fa) e su quello della produzione industriale, pari a +3,6% nel medesimo periodo. Questo quadro accredita un netto miglioramento della fiducia dei mercati internazionali e di importanti istituzioni internazionali. In tema di attrazione degli investimenti, un recente studio conferma l’attrattivita’ del Paese iberico, che nel 2012 ha continuato a calamitare investimenti diretti esteri nonostante il generalizzato trend negativo dei Paesi sviluppati, consolidando uno stock complessivo di IDE di 634 miliardi di dollari che ne fanno il dodicesimo recipiente mondiale ed il quinto europeo. Secondo statistiche relative a quell’anno, le imprese straniere in Spagna sono oltre 12 mila, impiegano piu’ di 1.200.000 addetti e generano un volume di affari di circa 380 miliardi di euro. I dati appaiono in forte crescita, anche nel settore industriale piu’ tradizionale come quello dell’ automotive. Qui la Spagna ha attratto in due anni 5 miliardi di euro di investimenti nei 17 siti produttivi che fanno capo praticamente a tutti i grandi car-makers’ mondiali, convertendosi cosi’ nel secondo produttore europeo dietro la Germania.


(infoMercatiEsteri)


Turchia: Turboden sigla MOU con Sun per geotermico


E’ stata firmata oggi a Roma una lettera d’ intenti tra la societa’ turca Yeni Basak Energy (che fa capo al gruppo statunitense Sun) e l’ italiana Turboden (turbogeneratori a ciclo Rankine) controllata da Mitsubishi Heavy Industries, per la collaborazione nello sviluppo di centrali geotermiche in Turchia. La firma e’ avvenuta a margine del forum economico Matching Italia-Turchia, promosso da Network Globale e in corso a Villa Miani in occasione della visita in Italia del presidente turco Abdullah Gul. Le due societa’ collaboreranno al fine di definire le principali caratteristiche delle centrali geotermiche che saranno sviluppate in Turchia da Turboden e gestite da Yeni Basak che attualmente e’ in posssesso di 4 licenze nelle Province di Cannakale e Manisa. Attualmente la Turchia si posiziona al settimo posto al mondo per potenziale geotermico che viene valutato in 31.500 Megawatt termici. La potenza attualmente installata e’ di 1.660 Megawatt prevalentemente a uso termico: reti civili di teleriscaldamento, e serre oltre alle stazioni termali in quanto le fonti finora individuate (oltre 4mila Megawatt termici) sono prevalenteemnte a bassa/media entalpia. Circa 600 sono invece ad elevata temperatura e quindi adatto alla produzione elettrica. A fine 2012 la potenza elettrica geotermica installata non superava i 162 Megawatt ripartiti tra una decina di siti diversi ma i nuovi progetti avviati il dato complessivo dovrebbe salire a 500/600 Megawatt.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)


Fiat-Chrysler: FCA sara’ olandese, target 4,5-4,6 mln auto nel 2014


Sergio Marchionne, amministratore delegato di Fiat e Chrysler ha confermato che la nuova holding Fca nata dalla fusione delle due case automobilistiche sara’ costituita come soggetto giuridico di diritto olandese (Fiat Chrysler Automobiles N.V). Marchionne si e’ dichiarato ‘abbastanza soddisfatto’ dei risultati 2013. Ha aggiunto: ‘ Siamo anche consapevoli di avere un debito piuttosto elevato a fine dicembre 2013 anche rispetto al confronto con il 2012, ma esamineremo la struttura del capitale dopo aver concluso il processo in Olanda”. Quanto ai diritti di recesso per gli azionisti, Marchionne, ha previsto che ammonteranno fino a 500 milioni, ‘ma dubito che questo limite sara’ raggiunto”, ha dichiarato. Fiat Chrysler Automobiles stima vendite per 4,5-4,6 milioni di unita’ nel 2014 dagli oltre 4,35 milioni del 2013. In dettaglio, considerando il 2014, e’ atteso circa un milione di unita’ di vendite nell’area Emea (979mila nel 2013), intorno a 2,4 milioni nell’area Nafta (da 2,24 milioni), 900mila-un milione in America Latina (da 950mila) e 200mila nell’Asia Pacifico (da 163mila). Nel corso dell’anno, Fiat Chrysler Automobiles (Fca) investira’ 8 miliardi di euro nel 2014, quindi 500 milioni in piu’ rispetto al 2013. Con Fca “ci possiamo muovere molto piu’ rapidamente e raggiungere i nostri target molto piu’ velocemente che con due aziende separate. Adesso mi sento molto piu’ tranquillo per il target di vendite di un milione di Jeep nel 2014′, ha spiegato Marchionne, che ha indicato che con le due societa’ distinte Fiat e Chrysler “il processo decisionale fosse molto piu’ lungo in quanto le diverse strutture proprietarie rendevano molto problematica la gestione. Riguardo al mercato brasiliano, definito come che “e’ molto competitivo”, Marchionne ha dichiarato: ‘Sarei soddisfatto se in Brasile quest’anno riuscissimo a mantenere il livello (di vendite) dell’anno scorso”. Per quanto riguarda i modelli italiani di fascia alta si e’ dichiarato decisamente ottimista per quanto riguarda il marchio maserati: “Non vedo ostacoli rispetto al target che abbiamo fissato: siamo sulla buona strada e i segnali sono tutti positivi’. Diversa la situazione per Alfa Romeo: “Ci vorra’ tempo e pazienza per far invertire la rotta attuale. In Europa ristrutturare la rete di distribuzione e se ne parlera’ a maggio in occasione della presentazione del piano industriale. Infine Marchionne ha anche detto di essere ‘negativo’ sulla ripresa del mercato dell’auto europeo.


(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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