La situazione in Ucraina e Crimea sarà uno dei temi centrali nell’agenda del vertice europeo di giovedì e venerdì. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, nelle sue comunicazioni in Parlamento, in vista del Consiglio europeo di Bruxelles, ha confermato che “la crisi cui stiamo assistendo in Ucraina, sicuramente sarà oggetto di particolare approfondimento” ed ha illustrato la linea sinora tenuta dall’Italia: “non ho che da ripetere – ha detto il premier – le parole che il Ministro Mogherini ha già pronunciato, sia intervenendo in Aula, che intervenendo in Commissione e cioè che riteniamo, insieme alla comunità internazionale, che il referendum svolto in Crimea sia un referendum illegittimo e che vi sia la necessità di un’azione concreta da parte di tutte le istituzioni e in particolar modo i Paesi europei che fanno parte del G8 per cercare di addivenire rapidamente ad una soluzione, che non può naturalmente prescindere dal ruolo della Russia e che noi immaginiamo di stare a fianco dei nostri alleati”.
Soluzione politico-diplomatica e ruolo Ocse
“La stella polare dell’azione del Governo, – ha aggiunto Renzi -e’ quella di riuscire a collaborare con tutti i livelli istituzionali per una soluzione della crisi che sia una soluzione politica, che sia una soluzione rispettosa del diritto internazionale e che sia una soluzione che non ci faccia tornare indietro rispetto ad un disegno di cortina di ferro che, probabilmente, è soltanto negli incubi di alcuni tra i protagonisti di questa vicenda, ma che noi dobbiamo scongiurare”. Il Presidente del Consiglio ha detto di confermare “l’intenzione del governo italiano di valorizzare molto il ruolo dell’Ocse come luogo, piattaforma, spazio di discussione con le parti coinvolte”.