Presentata a Beirut la partecipazione del Libano all’Expo2015 di Milano. Come ha spiegato il commissario generale, Simon Jabbour, con il motto ‘Cuisine, the Lebanese Art and Soul’, il Paese mediorientale vuole porre una forte enfasi sull’ospitalita’, sia in termini di ricettivita’ dei flussi turistici che nella celebrazione della generosita’ della sua gente, per cui la cucina rappresenta strumento essenziale della socialita’ e un modo per celebrare la vita.
‘Vetrina libanese’ nel cluster Bio-Mediterraneum
Jabbour ha voluto ringraziare l’Italia dal momento che la ‘vetrina’ libanese all’esposizione universale, collocata nel cluster Bio-Mediterraneum, beneficera’ del sostegno finanziario di Roma, che mettera’ gratuitamente a disposizione uno spazio espositivo di 125 metri quadrati, su due piani, con relativo arredamento e attrezzature. Da parte sua, l’ambasciatore italiano, Giuseppe Morabito, ricordando gli aspetti innovativi dell’Expo milanese, tra i quali la ‘rivoluzione’ rappresentata dai cluster, ha sottolineato l’importante apporto offerto dal Libano nell’elaborazione di quello Bio-Mediterraneum, che rappresenta ad oggi il progetto piu’ vasto all’interno del sito dell’esposizione, con oltre 7mila metri quadrati.