L’Istituto italiano di cultura di Varsavia celebra i suoi 80 anni con una mostra di disegni di grandi artisti italiani appartenenti alla collezione degli Uffizi di Firenze. Le 40 stampe esposte sono state accuratamente restaurate dalla ditta Faber e Faber di Varsavia e ripropongono illustrazioni di artisti del ‘500 e ‘600, come Donatello, Perugino, Dosso Dossi, Domenichino, Pinturicchio, Campagnola, Guercino, Cellini, Bernini e altri. Alcune riproducono disegni preparatori per quadri, grandi affreschi, fontane o oggetti ornamentali, altre invece si riferiscono a vere opere a disegno. Le eliotipie sono tutte di proprieta’ dell’Istituto, al quale vennero inviate nel 1965 in occasione della riapertura.
Istituto inaugurato nel 1934, in mostra anche lettere e articoli dell’epoca
L’Istituto venne inaugurato il 12 novembre del 1934: in mostra, ci sono anche la lettera del 20 giugno 1934 con cui l’ambasciatore Giuseppe Bastianini comunicava al ministero polacco l’imminente apertura e un articolo di Gazeta Polska in cui si comunicava l’avvenuta inaugurazione. L’Istituto era situato in centro e funziono’ fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nel 1939. Pubblicazioni e appunti rinvenuti in biblioteca dimostrano che era frequentato da numerosi intellettuali fra i quali Carlo Verdiani, Carlo Gallo, Aldo Alessio, Leone Pacini, Hanna Verdiani che con le loro lezioni di lingua italiana, storia della letteratura o di altre discipline tenevano viva la diffusione della cultura italiana in Polonia. L’Istituto Italiano di Cultura venne rifondato dopo un lungo periodo di pausa il 5 maggio 1965. All’inaugurazione della mostra hanno preso parte 160 persone e sono intervenute la direttrice dell’Istituto, Paola Ciccolella, l’ex direttore dell’Istituto Umberto Rinaldi, la curatrice della mostra Justyna Guze e Andrea Luca Lepore, incaricato d’affari dell’ambasciata d’Italia in Polonia.