Il ministro Federica Mogherini ha incontrato oggi i familiari e i colleghi di Andy Rocchellli, il fotoreporter ucciso in Ucraina il 24 maggio scorso insieme con il suo interprete e accompagnatore Andrei Mironov, nella sede di Cesura Lab, lo studio collettivo di fotogiornalismo che Rocchelli aveva contribuito a fondare a Pianello Val Tidone (Piacenza).
E’ stata l’occasione per vedere il lavoro di Rocchelli e per confermare ai familiari e ai colleghi l’attenzione che le istituzioni italiane riservano al tema della protezione degli operatori dell’informazione nei teatri di guerra e l’impegno del Governo a fare luce sulla morte del fotoreporter: “Stiamo insistendo con l’Ucraina sul fatto che l’inchiesta che è stata aperta dalle autorità di Kiev sulla morte di Andy Rocchelli vada avanti. Crediamo sia fondamentale chiedere chiarezza sulla dinamica e sulle responsabilità” ha detto il ministro in visita alla sede di Cesura Lab.
“Sappiamo bene che in una situazione di sostanziale guerra civile come quella dell’est dell’Ucraina è il conflitto il primo responsabile, però crediamo che sia fondamentale chiedere chiarezza.” Il ministro ha infine confermato di aver “ricevuto assicurazione di questo impegno anche solo ieri parlando col nuovo ministro degli esteri ucraino; lo vedrò lunedì in Lussemburgo e insisteremo su questa richiesta. L’inchiesta è stata comunque aperta e le indagini stanno andando avanti”.