Nell’anno fiscale 2013-14 (luglio 2013-giugno 2014) le esportazioni italiane nel Western Australia (WA) sono ammontate a 1.028 milioni, in crescita del 30%rispetto al 2012-13 e del 142% rispetto al 2011- 12. L’Italia ha anche superato la Germania, diventando il primo fornitore europeo del WA con una quota del 22%. Oltre 40 imprese italiane hanno una presenza stabile in Western Australia e sono molte attive nel comparto Oil&Gas e delle infrastrutture collegate (soprattutto Eni, Saipem, GE Nuovo Pignone, Tenova, Tenaris, Ansaldo STS). Ma significativi sono anche gli investimenti di societa’ energetiche e minerarie del WA in Italia. Energia Minerals – che gia’ detiene 10 permessi di esplorazione nel Nord Italia – ha annunciato oggi un investimento di 8,15 milioni di dollari per sviluppare una miniera di zinco a Gorno, vicino Bergamo. Altre societa’ del WA con operazioni in Italia sono la Po Valley (che opera due centrali a gas e 12 permessi di esplorazione) e la Key Petroleum.
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Marocco: entro fine anno presentera’ progetto porto Nador Ovest
Il Marocco ha annunciato l’organizzazione, entro la fine dell’anno, di un evento di presentazione ai potenziali investitori privati del progetto di realizzazione del nuovo porto di Nador Ovest che sorgera’ sul versante orientale della costa mediterranea marocchina. L’attivita’ principale di questo porto sara’ focalizzata in una prima fase sul trasferimento e lo stoccaggio di materie prime ed in particolare prodotti petroliferi, mentre in una seconda fase comprendera’ anche un polo industriale di raffinazione. Piu’ in dettaglio, nell’immediato e’ prevista la costruzione di un terminale multifunzionale per prodotti di diversa origine, di un secondo terminale dedicato al magazzinaggio del carbone, di una banchina per la prestazione di servizi e di due piattaforme per lo scarico di prodotti raffinati derivati da idrocarburi. L’investimento previsto nella prima fase di realizzazione del progetto, della durata di cinque anni, sara’ pari a 5,9 miliardi di dirhams – oltre 500 milioni di euro – dei quali 1,6 miliardi (circa 150 milioni di euro) provengono dal bilancio statale, 1 miliardo (circa 90 milioni di euro) dal Fondo sovrano Hassan II e 100 milioni (circa 9 milioni di euro) dalla societa’ TMSA (Tanger Mediterranean Special Agency, che gia’ gestisce il portocontainer e dell’area attigua del porto Tangeri Med. La parte restante, pari a 3,2 miliardi di dirham sara’ finanziata mediante prestiti e partenariati pubblico-privati. Nador Ovest e’ destinato a diventare la seconda piattaforma portuale per importanza del Marocco dopo quella di Tangeri Med, nell’ambito del piu’ ampio sforzo di ampliamento e rafforzamento delle minfrastrutture del Paese.
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