”Sulla Libia c’è un impegno comune a evitare una divisione del Paese, a coinvolgere grandi Paesi e paesi dell’aerea, in una prospettiva di dialogo e moderazione” ”convergenza di vedute” anche sull’Ucraina: e’ quanto detto dal Ministro Paolo Gentiloni dopo il colloquio bilaterale con il collega Frank-Walter Steinmeier, a Berlino, prima tappa della sua prima missione all’estero, che lo portera’ in giornata a Parigi ed a Madrid. Gentiloni ha sottolineato che l’Italia sostiene la missione dell’inviato dell’Onu e intende lavorare per rafforzarla: “Noi la sosteniamo e vogliamo dare più forza a questa missione”, ha spiegato. “Ho trovato grande sensibilità da parte del Ministro Steinmeier – ha aggiunto -, perché lui ha la consapevolezza che una degenerazione della situazione, o addirittura una divisione del Paese avrebbero conseguenze non solo per le coste italiane, ma per tutta l’Europa”. Il Ministro, nella conferenza stampa comune, ha anche ricordato che la sua giornata e’ cominciata con la ”bella notizia” della liberazione del tecnico italiano Marco Vallisa rapito in Libia nel luglio scorso.
Immigrazione, condivisione e stesso approccio umanitario
Gentiloni ha anche sottolineato che la ”nuova missione” sull’immigrazione, ossia il passaggio da ”Mare Nostrum” a ”Triton”, non comporta il cambio di approccio e di obiettivo che resta umanitario, ovvero di soccorso, mentre si rafforza la ”condivisione degli sforzi”.