Saranno le prospettive della crisi in Siria il dossier più caldo sul tavolo della riunione informale dei Ministri degli Esteri dei 27 e dell’Alto Rappresentante Ashton, che si svolge a Dublino sino a sabato 23 marzo con la partecipazione del Ministro Giulio Terzi. In particolare, i Capi delle diplomazie europee lavoreranno per trovare una convergenza su possibili modifiche all’embargo sulle armi, in scadenza a fine maggio.
Soluzione politica per la Siria
Il Ministro Terzi insisterà sulla necessità di accelerare la soluzione politica della crisi, sostenendo la Coalizione delle Opposizioni ed il processo di formazione del governo transitorio, e salvaguardando la leadership moderata di Al Khatib. Dalla Riunione di Roma di fine febbraio era emersa l’urgenza di compiere “un passo in avanti nell’impegno per un maggiore sostegno anche materiale” all’opposizione, riconosciuta dall’Unione Europea come unico legittimo rappresentante del popolo siriano. Sulla questione dell’embargo alle armi, il Capo della diplomazia italiana sosterrà l’esigenza di individuare una posizione comune, che consenta a Bruxelles di non escludere a priori nessuna opzione o strumento di pressione nei confronti del regime di Damasco.
Revisione SEAE
Fra gli altri temi in agenda, anche uno scambio di vedute sulla revisione del Servizio Europeo per l’Azione Esterna (SEAE), che verrà recepito in un successivo documento di lavoro che la Ashton presenterà nei prossimi mesi. L’Italia, insieme ad altri 14 membri dell’Unione, ha già assicurato, qualche settimana fa, un concreto contributo scritto al dibattito in corso, e Terzi ricorderà come l’Italia intenda impegnarsi per rafforzare la coerenza e la visibilità dell’azione esterna europea.
Collaborazione Ue-Organizzazioni regionali
La Ashton ed i Ministri si soffermeranno sul rilancio della collaborazione fra UE ed Organizzazioni regionali, per poter affrontare in maniera efficace e coordinata quelle situazioni di crisi e di instabilità che si ripercuotono sulla sicurezza dell’Europa e dei suoi membri. E’ radicata convinzione dell’Italia, e il titolare della Farnesina tornerà a sottolinearlo nella capitale irlandese, che la sicurezza è un bene indivisibile, dunque occorre moltiplicare l’impegno per stabilire rapporti più stretti con la NATO e con le Organizzazioni dell’area del Mediterraneo e del Medio Oriente. Il consolidamento della difesa europea è una priorità fondamentale, ed allo stesso tempo il Medio Oriente allargato è uno scacchiere che riveste, per l’Italia e non solo, un rilievo strategico prioritario.