Internazionalizzazione: Italia per le imprese il 18 dicembre a Perugia
Si terrà a Perugia il 18 dicembre presso il Centro Congressi della Camera di Commercio la nuova tappa del roadshow sull’Internazionalizzazione “L’Italia per le imprese – Con le PMI verso i mercati esteri” mirato a far conoscere soprattutto alle piccole e medie imprese italiane i diversi strumenti messi a disposizione dallo Stato e dalle diverse organizzazioni che fanno parte della Cabina di Regia per l’Internazionalizzazione, per acquisire una maggiore conoscenza e presenza sui mercati esteri. Il format dell’iniziativa prevede anche la possibilità per le aziende che hanno fatto richiesta, di un incontro preliminare con esperti per una prima valutazione delle loro possibilità di operare all’estero. I lavori inizieranno alle 9.45. Parteciperanno, tra gli altri, Carlo Calenda, Vice Ministro dello Sviluppo Economico, Riccardo Monti, presidente di Agenzia ICE e Vittorio Sandalli, Vice Direttore Centrale per l’internazionalizzazione del Sistema Paese e le Autonomie Territoriali del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
(infoMercatiEsteri)
Abu Dhabi: Maire Tecnimont vince contratto da 2,254 mld USD
Maire Tecnimont attraverso la sua principale controllata Tecnimont ha firmato un contratto Epc con ADCO (Abu Dhabi Company for Onshore Oil Operations) per la realizzazione della terza fase del progetto Al Dabb’iya Surface Facilities, ad Abu Dhabi, Emitari Arabi Uniti. Il valore complessivo del progetto, e’ pari a circa 2,254 miliardi di dollari. Adco, societa’ del Gruppo Adnoc e’ l’operatore del giacimento di Al Dabb’iya, situato a 40 km a sud-ovest dalla citta’ di Abu Dhabi. Il progetto prevede in particolare la raccolta dell’olio greggio attraverso una rete di pipeline; un impianto centrale di processo (Central process plant – Cpp) e le le relative export pipeline per il petrolio e il gas associato.
(infoMercatiEsteri)
Calzature: export Italia aumenta in valore stabile in quantità
Secondo gli ultimi dati Istat elaborati dall’ufficio studi di Assocalzaturifici, le esportazioni italiane del settore calzaturiero sono in sostanziale stagnazione (-0,1% in quantita’), ma con un aumento in termini di valore (+3,9%) grazie all’incremento dei prezzi medi di vendita (+4%). Si e’ raggiunta la quota di 154,4 milioni di paia di vendite estere, ovvero circa 110mila paia in meno rispetto a gennaio-agosto 2013 e al di sotto di 9 milioni di paia rispetto ai livelli del 2008.Nei primi 8 mesi il saldo settoriale e’ risultato in attivo per 2.941 milioni di euro, con un aumento dell’1,8% sul corrispondente periodo 2013. In termini di Paesi e aree geografiche, si evidenziano tre macro-trend: una sostanziale tenuta delle esportazioni nella UE, un raffreddamento della crescita nel Far East e un importante rallentamento nell’area dell’Europa Orientale. Nella Ue si osserva la tenuta di Francia e Germania, i nostri principali mercati (entrambe +2,5% circa in volume), ma anche la flessione nei Paesi Bassi (-10,4% in quantita’) e il recupero nel Regno Unito (+5,5%). In crescita anche la Spagna (+5,5%). Il Far East mostra invece andamenti meno brillanti rispetto agli scorsi anni (+8,2% in valore complessivamente ma -0,4% in volume). Cio’ e’ dovuto soprattutto alla crisi giapponese (-5,3% valore e -5,6% nelle paia), mentre l’aggregato Cina+Hong Kong si e’ confermato il settimo mercato di destinazione in valore.Il presidente dell’associazione di settore, Sagripanti ha puntato l’indice sulla normativa europea che sta penalizzando le esportazioni del settore, non difendendo il Made in Italy. In particolare ha rammentato la necessità di una legge per l’etichettatura di origine obbligatoria: un provvedimento indispensabile per tutelare i consumatori dell’area europea, “l’unica al mondo dove ancora non vige un regolamento in questo senso’.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Turchia: interessata a gasdotto alternativo a SouthstreamPrimi colloqui tra Turchia e Russia per la costruzione di un nuovo gasdotto attraverso il Mar Nero. Lo ha annunciato il ministro turco dell’Energia, Taner Yildiz, parlando a Istanbul, precisando che i due Paesi lavoreranno insieme per costruire un gasdotto in Tracia e che il nuovo progetto non minaccera’ i progetti esistenti come il Tanap del Corridoio Sud. Nei giorni scorsi si era parlato della Turchia come ‘piano B’ della Russia dopo l’addio al gasdotto South Stream. Il ministro turco ha anche detto che la Turchia non vuole essere solo un hub di transito e non ha in progetto di prendere parte alla costruzione da 16,3 miliardi del Black Sea Pipeline. La Russia già esporta gas in Turchia attraverso il gasdotto Blue Stream (16 miliardi di m3 anno) con un tratto sotto il Mar Nero.(Il Sole 24 Ore Radiocor)