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Dei/Sole 24 Ore – Algeria: pronta ad aumentare produzione petrolio

Algeria: pronta ad aumentare produzione petrolio

L’Algeria punta ad aumentare la produzione di petrolio per far fronte al calo del prezzo del greggio. Lo ha dichiarato il ministro algerino dell’Energia, Youcef Yousfi. “Studieremo la possibilita’ di aumentare la nostra produzione di idrocarburi per far risalire le entrate del Paese” provenienti dal petrolio, ha affermato il ministro nel corso di una audizione davanti alla Commissione per gli affari economici dell’Assemblea nazionale. Gli idrocarburi rappresentano per l’Algeria il 95% delle entrate dall’estero e contribuiscono per il 60% al bilancio dello Stato. Il Paese produce 1,2  milioni di barili al giorno, pari alla quota fissata dall’Organizzazione del Paesi esportatori di petrolio (Opec). Nelle scorse settimane, l’Algeria aveva chiesto proprio all’Opec di abbassare la produzione per far risalire il prezzo del greggio ma l’Arabia Saudita e altri importanti membri della organizzazione si sono opposti alla proposta. Ora l’Algeria, per  evitare di indebitarsi, ha aumentato i controlli sulle importazioni e rinviato alcuni progetti, specialmente nel settore ferrovie.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)

Egitto: nuova scoperta Eni nel deserto occidentale

Eni annuncia una  nuova scoperta a olio e gas nel prospetto esplorativo Melehia  West Deep, situato nella concessione di Melehia, nel deserto  occidentale egiziano, a 300 chilometri a ovest di Alessandria  d’Egitto. Il pozzo esplorativo e’ stato  perforato a 4.175 metri di profondita’ e ha incontrato uno  spessore netto mineralizzato a olio leggero di 20 metri nella  formazione Alam El Bueib di eta’ cretacico inferiore. Il  pozzo ha anche incontrato un’importante spessore  mineralizzato a gas e condensati nella formazione Upper Safa  di eta’ giurassica. Il pozzo e’ stato messo in produzione con  portate iniziali di 2.100 barili di olio al giorno a 40° API,  indirizzati alle infrastrutture di trattamento del campo di  Melehia. Alla scoperta seguira’ immediatamente la  perforazione di altri pozzi di delineazione e di sviluppo che  dovrebbero consentire di raggiungere una produzione stimata  di circa ottomila barili al giorno entro la fine del 2015. La  nuova perforazione segue le scoperte di Emry e Rosa  North e conferma il significativo  potenziale esplorativo ancora esistente nelle sequenze  profonde della concessione di Melehia, valorizzato grazie alle nuove tecnologie di imaging sismico tridimensionale.  Eni,  attraverso la controllata International Egyptian Oil Company  (IEOC), detiene il 76% nella concessione di Melehia. L’altro  partner e’ Lukoil con il 24%. L’operatore e’ invece Agiba,  societa’ detenuta in maniera paritaria da IEOC e Egyptian  General Petroleum Corporation (EGPC). Negli ultimi 3  anni, nel deserto occidentale egiziano, Eni ha raddoppiato la  produzione di olio attraverso l’esplorazione delle sequenze profonde. La societa’ oggi produce oltre 60 mila barili al  giorno in cinque differenti licenze di sviluppo, tutte  operate da Agiba. In Egitto Eni e’ presente dal 1954 dove  opera attraverso IEOC ed e’ il principale produttore con una produzione equity pari a circa 210 mila barili di olio  equivalente al giorno.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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