Israele: aperti concorsi per cooperazione tecnologica con Italia
Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano e l’Iserd israeliano hanno aperto la raccolta di progetti proponibili per i finanziamenti previsti dall’ accordo di Cooperazione tecnologica tra Italia e Israele. I progetti approvati potranno essere finanziati fino al 50% dei costi documentati di ricerca e sviluppo. Il ventaglio dei settori è molto ampio: medicina, biotecnologie, salute pubblica e organizzazione ospedaliera, agricoltura e scienze dell’alimentazione, applicazioni dell’informatica nella formazione e nella ricerca scientifica, ambiente, trattamento delle acque, nuove fonti di energia alternative al petrolio e sfruttamento delle risorse naturali, innovazioni dei processi produttivi, tecnologie dell’informazione, comunicazioni di dati, software, sicurezza cibernetica, spazio e osservazioni della terra e più in generale qualunque altro settore di reciproco interesse. I testi completi dei bandi sono disponibili accedendo ai link presenti alla pagina http://extender.esteri.it/Extender/sitonew/chi-siamo.asp oppure richiedendoli al seguendo recapito email: accordo.italiaisraele@esteri.it. In Italia, il progetto dovrà essere inviato entro il 16 Aprile 2015 (ore 22.00 CET), esclusivamente ed obbligatoriamente, pena la esclusione del progetto, tramite PEC, al seguente indirizzo: DGAP.08@cert.esteri.it. Contestualmente è stata avviata la procedura per la raccolta di progetti finanziabili in base alla componente scientifica dell’accordo Italia Israele relativamente ai seguenti settori : tecnologie idriche e di trattamento del suolo, cybesecurity genomica farmaceutica nel contesto della medicina personalizzata. Per quest’ultimo bando la scadenza è fissata al 14 aprile. Su questioni scientifiche si possono richiedere informazioni al seguente recapito email: accordots@esteri.it
(infoMercatiEsteri)
Australia: Coca Cola contro pomodori italiani
I pomodori italiani sono finiti nel mirino del colosso Coca Cola in Australia. La commissione anti-dumping ha infatti aperto una procedura contro La Doria e la Feger di Gerardo Ferraioli per verificare se le due società italiane abbiano adottato prezzi inferiori al loro valore normale”. A promuovere la richiesta di indagine e’ stata la società (Spc Ardmona) controllata al 29% dal gruppo Coca Cola. L’accusa sostiene che gli aiuti all’agricoltura della Commissione europea consentano agli operatori italiani di
praticare prezzi inferiori a quelli di mercato. Una prima condanna era gia’ arrivata lo scorso anno per 103 dei 105 esportatori italiani di pelati con la conseguenza che erano
stati imposti loro dei dazi (fra il 2 e il 9% del prezzo di vendita). La Doria e Feger avevano invece evitato le sanzioni e contano di uscire indenni anche questa volta.
Africa Subsahariana: è chiave per futuro energetico dell’Europa (Descalzi)
Dobbiamo colmare lo sbilanciamento tra Europa e Usa e guardare all’Africa: questo e’ il mio messaggio e quello che l’Eni sta facendo”. L’ad di Eni, Claudio Descalzi sintetizza cosi’ il suo intervento al convegno organizzato da Aspen sull’energia del futuro . L’Europa deve rivolgersi ai Paesi complementari a noi, come il Nord Africa e l’Africa subsahariana” trovando un’alternativa ai corridoi tradizionali. Proprio in questo momento – conclude Descalzi – bisogna pensare al domani che vedra’ una richiesta energetica di gas molto importante. E’ questo il momento di preparare il nostro futuro.
Paesi del Golfo: FMI taglia stime su crescita Pil con calo da da 300 mld USD
I principali Paesi esportatori di greggio del Medio Oriente potrebbero registrare perdite da export pari a 300 miliardi di dollari quest’anno ma ampi cuscinetti di liquidita’ permetteranno a queste nazioni di assorbire gran parte dell’effetto del crollo dei
prezzi del petrolio. Lo sostiene il Fondo monetario internazionale, che oggi ha tagliato dell’1,1% le stime di crescita per il 2015 al 3,4% per i sei Paesi membri del Consiglio di cooperazione del golfo Persico: Arabia Saudita, Bahrain, Oman, Qatar, Kuwait, Emirati Arabi Uniti. L’idea e’ che gli esportatori di petrolio dovrebbero “trattare prudentemente il declino del prezzo del greggio come ampiamente permanente. Per il Fondo, i
Paesi che verranno maggiormente colpiti dalla contrazione del greggio sono Kuwait, Qatar, Iraq, Oman, Libia, e Arabia Saudita che dovrebbero introdurre cambiamenti per mantenere la sostenibilita’ fiscale.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Turchia: Azimut sigla accordo per jv con Bosphorus
Partnership turca per Azimut che acquistera’ il 70% del principale gestore indipendente del Paese. In una nota, Azimut e Bosphorus Capital Prtfoy Yonetimi annunciano di aver
raggiunto un accordo di investimento e patto parasociale per dar vita a una alleanza nel risparmio gestito. Bosphorus, a dicembre 2014, aveva masse in gestione superiori al miliardo di lire turche (390 milioni) di cui quasi il 70% in fondi comuni domiciliati in Turchia e il 30% in gestioni patrimoniali. L’operazione, da sottoporre alle autorizzazioni delle autorita’ competenti, prevede l’acquisto tramite Az International Holdings del 70% di Bosphorus per circa 7,4 milioni di euro. Al termine dell’operazione di ingresso in Bosphorus, Azimut avra’ masse consolidate in Turchia per oltre due miliardi di lire turche
(pari a circa 750 milioni di euro): l’ammontare include i 230 milioni di euro investiti in Az Fund Global Sukuk, il piu’ grande fondo Ucits Sharia-compliant che investe in bond
islamici, e in Az Fund Lira Plus, che ha come obiettivo quello di convertire in euro i rendimenti dei tassi di interesse locali. L’integrazione commerciale tra Azimut
Portfoy, Az Notus e Azimut Bosphorus – si legge nella nota – crea il piu’ grande operatore indipendente in Turchia. Con questa operazione la quota di mercato di Azimut in Turchia raggiunge il 2,5% dell’industria totale, superiore alla quota di mercato
attuale in Italia.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
USA: Discovery acquista Deejay Tv da gruppo Espresso
Deejay Tv passa dal Gruppo Espresso a Discovery Italia che fa capo al gruppo USA Discovery Communication. La finalizzazione dell’operazione e’ prevista entro il mese di gennaio. Il valore e’ stimabile in circa 17 milioni di euro. Il canale continuera’ a essere distribuito sui multiplex di Pesidera. In base all’accordo, il nuovo editore Discovery Italia produrra’ il canale in partnership con Elemedia (societa’ editrice delle emittenti radiotelevisive di Gruppo Espresso) sempre col brand Deejay TV.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)