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Gentiloni e Poletti illustrano il Jobs Act ai rappresentanti diplomatici dei membri del G20

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Paolo Gentiloni, e il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, hanno presieduto oggi un incontro alla Farnesina con i rappresentanti diplomatici dei Membri del G20 – foro che rappresenta il 90% del PIL mondiale, l’80% del commercio globale e due terzi della popolazione del pianeta- per illustrare le riforme sul mercato del lavoro introdotte dal Jobs Act ed evidenziare le ricadute sulla capacità dell’Italia di attrarre nuovi investimenti esteri.

“Le riforme già adottate nell’ultimo biennio in materia di governance, fiscalità, giustizia commerciale – ha sottolineato il Ministro Gentiloni – stanno facendo dell’Italia un ambiente economico più competitivo, orientato alla crescita e attrattivo per gli investitori esteri”.

“I dati – ha aggiunto Gentiloni – premiano il lavoro fatto: nel 2014 l’Italia ha attratto investimenti per circa 20 miliardi di dollari, un salto esponenziale rispetto al dato di appena due anni prima. E La Farnesina, anche attraverso l’azione della nostra rete diplomatico e consolare all’estero, vuole continuare a svolgere un ruolo essenziale per promuovere l’internazionalizzazione del Sistema Paese”.

“Il Jobs Act, promuovendo la flessibilità del mercato del lavoro, rappresenta un tassello fondamentale per incrementare l’attrattività dell’Italia agli occhi dei potenziali investitori stranieri” ha affermato il Ministro Poletti. “L’ingresso di investimenti dall’estero puo’ determinare una spinta positiva sul livello occupazionale delle aziende –ha aggiunto il Ministro – ed un importante valore aggiunto, in particolare nelle attività di ricerca e sviluppo”. 

Giudizi positivi sul Jobs Act sono stati espressi dai Presidenti e AD di General Electric Italia e di Siemens SpA, invitati a intervenire per portare la propria testimonianza sugli effetti dell’entrata in vigore in Italia delle nuove regole del mercato del lavoro.

“L’Italia sta rafforzando in maniera evidente la propria attrattività per investimenti stabili che creano industria, e le riforme avviate dal Governo vanno nella giusta direzione per incentivare gli investimenti esteri. Il Jobs act, in particolare, rende l’Italia più competitiva rispetto ad altri paesi a noi simili che hanno realizzato queste riforme negli anni passati e contribuisce a potenziare i tanti punti di forza del Paese, dall’eccellenza tecnologica alla qualità delle università”. Così De Poli, Presidente e AD di General Electric Italia.

Per Golla, Presidente di Siemens SpA,  “nessuna legge può da sola determinare la creazione di posti di lavoro” ma “è altrettanto vero che le legislazioni possano favorirne le condizioni e preparare il terreno affinché la ripresa possa avviarsi su basi solide e durature”. Il Presidente e AD di Siemens ha inoltre ricordato come l’azienda, a partire dall’introduzione del Jobs Act, abbia programmato 200 assunzioni, di cui 70 già realizzate.

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