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Italia-Svizzera, i legami passano dalla cooperazione scientifica

C’è un fortissimo legame consolidato Italia-Svizzera anche dal punto di vista della cooperazione scientifica”. Lo ha spiegato al Velino/Pei News l’ambasciatore Mauro Moruzzi, capo divisione Relazioni internazionali della Segreteria di Stato della Confederazione elvetica per la formazione, ricerca e innovazione, commentando le relazioni tra i due paesi, a margine della riunione degli addetti scientifici in corso alla Farnesina. “È un legame naturale nato dal basso verso l’alto – ha sottolineato l’ambasciatore -, tanto che la parte istituzionale è arrivata successivamente. Oggi c’è un dialogo regolare, che è il riflesso non tanto della quantità dei rapporti, ma della qualità. A noi preme moltissimo proseguire su questa strada, soprattutto perché ci sono grandi possibilità di crescita sia per la Svizzera sia per l’Italia. I nostri due paesi sono infatti complementari – ha spiegato il diplomatico – e i risultati sono agli occhi di tutti. Ci incontriamo periodicamente per tracciare quella che è un‘’istantanea’ della situazione e per affrontare problemi concreti, cercando insieme quale sia la soluzione migliore”. Per quanto riguarda il futuro, l’ambasciatore Moruzzi è convinto che a livello tecnico si sta lavorando bene, ma che sia necessario sviluppare come comunicare al meglio ciò che si sta facendo meglio alle rispettive popolazioni. “Bisogna lavorare – ha ribadito – per dare la giusta visibilità ai successi ottenuti sia in Italia sia in Svizzera”. Peraltro, è la prima volta che l’ambasciatore svizzero responsabile dell’attività internazionale per la ricerca viene invitato all’evento che secondo il suo giudizio è stato “ottimo. L’Italia – ha concluso il diplomatico – è privilegiata nell’avere una rete capillare di addetti scientifici così preparati e specializzati”.