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Afghanistan – Gentiloni, con la Comunita’ internazionale contro la crescente minaccia del Daesh

L’impegno della Comunita’ internazionale in Afghanistan dovra’ indirizzarsi per ”chiudere gli ultimi capitoli di una storia lunga 12-13 anni, ma anche per far fronte ad una minaccia parzialmente nuova, in particolare la crescita del Daesh, e per gestire il fenomeno migratorio, visto che l’Afghanistan e’ diventato quest’anno il terzo Paese d’origine dei migranti”. Lo ha detto il Ministro Paolo Gentiloni alle commissioni Esteri-Difesa.

Maggiore impegno Nato

Il Ministro ha indicato come ”ne’ facile, ne’ rapida” la strada per la stabilizzazione dell’Afghanistan che richiede, pertanto, ”ulteriore impegno, non di combattimento” da parte della Coomunita’ internazionale. Gentiloni ha ricordato che lo stesso governo afghano ha chiesto il prolungamento della missione a comando Nato,”Resolute Support” che dal 1 gennaio 2015 ha sostituito la ”missione Isaf”. I Paesi partner della coalizione internazionale in Afghanistan, come Stati Uniti, Italia, Germania, Turchia – ha aggiunto il Ministro – ”prenderanno le loro decisioni” sul rafforzamento del proprio impegno ”in diversi appuntamenti alla Nato, tra novembre e dicembre”.