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Dalla Cooperazione altri 2 milioni di euro per rifugiati siriani

Dalla Cooperazione italiana nuovo contributo di due milioni di euro per l’assistenza ai rifugiati siriani ospitati nei campi di assistenza in Giordania e Libano.

I contributi d’emergenza rientrano nell’ambito dell’ampio piano di aiuti umanitari destinato dall’Italia alla crisi siriana, pari nel 2015 a circa 20 milioni di euro, per un totale di quasi 79 milioni di euro dall’inizio del conflitto. Un milione di euro e’ stato stanziato a sostegno degli interventi del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) in favore dei rifugiati siriani ospitati in Giordania e Libano. Nel regno hashemita, l’obiettivo e’ quello di aiutare le autorita’ locali nell’installazione di strutture idriche ed igienico-sanitarie adeguate e nelle attivita’ di fornitura di cure mediche d’emergenza ai feriti in arrivo dalla Siria. Nel Paese dei cedri, il Cicr punta a rafforzare l’assistenza d’emergenza ai siriani feriti da armi da fuoco mediante cure mediche e interventi di chirurgia, attraverso il supporto del Servizio Medico di Emergenza della Croce Rossa libanese (Ems). Saranno inoltre realizzate attivita’ di prevenzione e cura per il contrasto alle violenze di genere, mentre rifugiati e residenti potranno beneficiare di un maggiore accesso all’acqua potabile grazie alla riabilitazione delle infrastrutture idriche.

Il secondo contributo da un milione di euro stanziato dalla Cooperazione mira a sostenere il progetto dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) “Wash assistance for Syrian Refugees”, per la realizzazione di interventi di assistenza nel sud del Libano, con l’obiettivo di migliorare le condizioni igienico-sanitarie dei rifugiati siriani e di rafforzare la coesione sociale tra rifugiati e comunita’ libanesi ospitanti. In particolare, il progetto interverra’ per la riabilitazione delle reti idriche e la fornitura di acqua potabile ai rifugiati siriani, il miglioramento delle strutture igienico-sanitarie e attivita’ di sensibilizzazione per la promozione di buone pratiche in campo igienico-sanitario.