La Cina guarda all’Italia come a un esempio in materia di tutela della proprieta’ intellettuale: e’ in visita a Roma una delegazione dell’ufficio legislativo del Congresso Nazionale del Popolo della Repubblica Popolare Cinese, che avra’ prossimamente il compito di riformare il diritto penale cinese in materia. Scopo della missione, che rientra nel quadro del programma di cooperazione in materia tra Bruxelles e Pechino, e’ acquisire una maggiore conoscenza dei modelli normativi europei in tale settore. La scelta dell’Italia tra i Paesi Ue cui ispirare la propria azione di riforma testimonia la vitalita’ delle relazioni bilaterali nel settore della proprieta’ intellettuale, gia’ rafforzate nel quadro del Comitato Governativo Italia-Cina.
Nell’ambito della visita di studio, oggi e domani si svolgeranno alla Farnesina incontri con i principali organismi istituzionali italiani competenti e con le associazioni imprenditoriali maggiormente attive nel settore della lotta alla contraffazione e alla pirateria digitale. Da parte cinese verra’ illustrato il progetto di riforma del codice penale in materia di proprieta’ intellettuale, mentre da parte italiana verranno presentati alla delegazione gli strumenti, soprattutto di natura penale, e le buone prassi adottate dall’Italia. Venerdi’ pomeriggio, poi, le associazioni imprenditoriali avranno l’opportunita’ di far conoscere meglio le realta’ italiane che operano in Cina e proporre il proprio eventuale sostegno al lavoro delle autorita’ cinesi nella lotta a questi fenomeni. Negli ultimi anni, il governo cinese ha riconosciuto il ruolo fondamentale che la proprieta’ intellettuale svolge nel contribuire all’innovazione, alla crescita delle imprese e allo sviluppo socio-economico, avviando quindi un’azione di contrasto alla pirateria digitale e alla contraffazione.