Si chiude oggi alla Farnesina la Conferenza internazionale sulla tutela degli oceani e delle aree costiere
Su iniziativa della Cooperazione Italiana d’intesa con la Rappresentanza Permanente a New York, il Ministero dell’Ambiente, la “Ocean Sanctuary Alliance” (OSA) e il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP).
Si conclude oggi la Conferenza internazionale sulla tutela degli oceani e delle aree costiere, iniziativa organizzata dalla Cooperazione Italiana d’intesa con la Rappresentanza Permanente a New York, il Ministero dell’Ambiente, la “Ocean Sanctuary Alliance” (OSA) e il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP). Il simposio ha messo a confronto oltre 30 scienziati e 36 delegati di 34 paesi, in prevalenza Rappresentanti Permanenti di piccole isole in via di sviluppo accreditati a New York. L’evento costituisce infatti un seguito ideale della conferenza ministeriale sulle piccole isole in via di sviluppo (SIDS) che l’Italia ha ospitato in EXPO 2015 il 14 e 15 ottobre u.s..
Nei primi due giorni di lavori, gli scienziati hanno approfondito le principali questioni relative all’istituzione e la gestione delle aree marine e costiere protette, con particolare enfasi sugli aspetti di “governance”, monitoraggio e sostenibilità economica.
Il Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni ha aperto questa mattina la sessione conclusiva, nel corso della quale le proposte degli scienziati sono state discusse con i diplomatici giunti da New York. Lo scopo è identificare raccomandazioni condivise, suscettibili di promuovere l’attuazione dell’obiettivo dell’Agenda di Sviluppo 2030 che prevede di porre sotto tutela il 10% delle aree marine e costiere del pianeta entro il 2020.
A tal fine, Italia e OSA hanno recentemente lanciato a New York la “10by20 Initiative”, istituendo uno “Steering Committee” – presieduto dall’Italia e aperto alla partecipazione di membership onusiana e società civile – che dovrà sostenere l’istituzione di aree marine protette, diffondendo informazioni e buone prassi rilevanti.
A margine dell’evento, nella serata di ieri il Sottosegretario Amendola ha incontrato gli scienziati e i diplomatici riuniti a Villa Madama per discutere il ruolo della tecnologia ai fini della tutela di oceani e mari, aperto anche ad aziende italiane operanti nel settore delle energie rinnovabili e del monitoraggio di aree marine e costiere, e a enti con progetti di formazione dell’imprenditorialità nei Paesi in via di sviluppo.
La conferenza, aperta il giorno 7 marzo dal Segretario Generale Valensise, si concluderà con l’intervento del Ministro dell’Ambiente Galletti.