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Copenaghen – Giornata ricercatori italiani in Danimarca

L’Ambasciatore italiano a Copenaghen, Stefano Queirolo Palmas, ha ospitato nella sua residenza storica la “Quarta giornata dei ricercatori italiani in Danimarca e nella regione dell’Oresund”. Il dibattito sullo stato della ricerca in Italia e in Danimarca, con la partecipazione di esponenti del mondo scientifico e accademico, e’ ormai tradizione da alcuni anni.

In Danimarca vivono e operano centinaia di ricercatori italiani, presso il mondo accademico, le imprese, i centri di studio e le fondazioni private, contribuendo in maniera decisiva allo sviluppo della societa’ della conoscenza danese, mantenendo con il Belpaese legami molto stretti. Jim Yeck, Direttore dello European Spallation Source situato a Lund, ha sottolineato l’importanza del progetto europeo di generatore di neutroni, che sara’ completamente a regime dal 2025, creato grazie ai contributi di numerosi Paesi tra cui l’Italia (6% del totale) e presso cui lavorano ricercatori di 52 nazionalita’. Il rettore della facolta’ di Scienze presso l’Universita’ di Copenaghen, John Renner Hansen, ha invece spiegato ai ricercatori presenti come sfruttare appieno il potenziale per la ricerca dato dal network di istituzioni accademiche, centri di ricerca e imprese della regione della “Grande Copenaghen”.

Tra i relatori italiani, l’ex segretario generale dell’Istituto Universitario Europeo di Fiesole, Pasquale Ferrara, ha aperto la seconda parte della giornata, incentrata sul rapporto tra la ricerca nelle scienze sociali e le politiche dello Stato, con un intervento dal titolo “Policy oriented research and the political agenda: Preserving autonomy, promoting interaction”. Riccardo Redaelli, docente dell’Universita’ Cattolica di Milano, ha presentato il caso di studio della collaborazione in ambito universitario tra il sistema accademico iracheno e italiano dal 2005 al 2012, in cui il mondo delle universita’ irachene e’ passato da oggetto di cooperazione a soggetto di cooperazione.

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