Le celebrazioni dell’Italia in Guatemala hanno avuto un ulteriore significativo appuntamento con l’organizzazione da parte del Comune (Municipalidad) di Città del Guatemala di un evento pubblico denominato “Acto Civico” in onore del nostro Paese, a cui hanno assistito gli studenti dei principali istituti scolastici della capitale a Piazza. Nel suo discorso il sindaco di Città del Guatemala, Alvaro Arzu’, ha ricordato la grande generosità del nostro Paese che attraverso il programma Munijoven, gestito in collaborazione con il Comune e la locale rappresentanza dell’Undp, da molti anni fornisce corsi di formazione professionale a molti giovani che vivono nei quartieri più disagiati della Capitale. In risposta, l’Ambasciatore italiano nel paese latino americano, Edoardo Pucci, ha ricordato ai ragazzi che “da pochi mesi realizzato un sogno: quello di divenire Ambasciatore d’Italia in Guatemala, attualmente il piu’ giovane ambasciatore d’Italia. Quando avevo la vostra età avevo molti obiettivi volevo diventare medico, centravanti della mia squadra di calcio preferita la Juventus oppure proprio essere un diplomatico. Alla vostra età – ha proseguito il diplomatico – e’ fondamentale sognare, porsi degli obiettivi, anche se possono sembrare irraggiungibili, perchè solo i sognatori che pensano di cambiare il mondo, poi lo cambiare davvero. In passato ci sono stati grandi sognatori che hanno reso il mondo un posto più bello dove vivere tutti assieme: Albert Einstein che ha rivoluzionato la fisica, Gandhi che desiderava un mondo dove non vi era violenza, Amelia Earhart che voleva volare e Martin Luther King che sognava di vivere in una nazione dove i suoi figli non fossero giudicati dal colore della loro pelle, ma dalle loro capacità, ed in ultimo vorrei citare Steve Jobs, che con le sue invenzioni che tutti voi conoscete, ha rivoluzionato la tecnologia, il mondo dei computer e come ascoltare la musica. L’inventore dell’i-phone amava dire ai suoi studenti ‘siate folli, siate affamati’. Siate affamati significa avere voglia di apprendere perché’ la crescita di una persona passa attraverso lo studio. Piu’ una persona conosce maggiormente e’ pronta a giocare un ruolo importante nella vita o solo ad essere un cittadino migliore che rispetta il prossimo, per la propria madre ed il proprio padre ed il bene pubblico. Vi posso assicurare – ha concluso Pucci – di aver visto nella mia giovane vita che l’ignoranza genera paura e odio nelle persone, la cultura e lo studio danno al contrario gioia di vivere ed entusiasmo. Lo studio permette infatti di essere cittadini liberi e consapevoli delle proprie capacità”.