Un’università scientifico-tecnologica che forma ingegneri, architetti e disegnatori industriali. Un ateneo che da sempre punta sulla qualità e sull’innovazione della didattica e della ricerca. E soprattutto sull’internazionalizzazione. E’ il Politecnico di Milano che solo qualche giorno fa ha ricevuto un nuovo prestigioso riconoscimento in Cina. Il Politecnico ha vinto, infatti, il Panda d’Oro Award, Categoria “Educazione”, per l’istituzione italiana che più ha contribuito alla ricerca accademica e nel campo dell’educazione in Cina. Il premio, la cui cerimonia di conferimento si è tenuta a Shanghai, è stato ritirato da Giuliano Noci, Prorettore del Polo Territoriale cinese del Politecnico di Milano. “Questo riconoscimento premia i dieci anni di grande investimento dell’Ateneo in Cina – ha affermato Noci – il Paese che il Politecnico ha scelto come più importante per attuare le sue strategie di internazionalizzazione”.
E dopo il premio già si pensa al futuro e ai nuovi progetti in cantiere: “Ora entriamo in una seconda fase – ha continuato Noci- con l’apertura di una sede a Xi’an, la costruzione di un Innovation Hub a Shanghai e il Progetto Bovisa Durando per attrarre investitori cinesi”. Il premio è organizzato dalla Camera di Commercio Italiana in Cina, con il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia, del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero dello Sviluppo Economico e promossa con Fondazione Italia Cina. Il Politecnico di Milano da anni partecipa a numerosi progetti di ricerca e di formazione collaborando con le più qualificate università europee, dal Nord America al Sud-Est Asiatico all’Est Europeo. Oggi la spinta all’internazionalizzazione vede il Politecnico di Milano partecipare al network europeo e mondiale delle principali università tecniche e offrire numerosi programmi di scambio e di doppia laurea e diversi corsi di studio interamente in inglese.