Marocco: nuovo Piano Nazionale Acqua per far fronte a sfide cambiamenti climatici e siccità
Le questioni relative al cambiamento climatico e alla continua riduzione delle riserve d’acqua dolce in Marocco hanno posto il settore idrico al centro dell’attenzione delle autorita’ governative del Paese. Il sovrano Mohammed VI ha dato mandato al Capo del Governo di istituire una commissione permanente che dovra’ analizzare il problema cruciale della scarsita’ di acqua potabile e irrigua nelle zone rurali e di montagna, al fine di fornire il necessario supporto alle azioni del Segretario di Stato incaricato dell’Acqua, M.me Charafat Afailal, nella definizione e attuazione del nuovo Piano Nazionale dell’Acqua.
Il Marocco, secondo gli ultimi dati pubblicati dalla Banca Mondiale, e’ uno dei Paesi che dovra’ affrontare entro il 2020 una severa penuria d’acqua, determinata dalla siccita’ e dall’eccessivo sfruttamento delle falde freatiche, che determinera’ un costo pari al 6% del Prodotto interno Lordo. La disponibilita’ d’acqua pro capite, misurata in metri cubi per anno, pari a oltre 2.500 nel 1960, si e’ ora ridotta a meno di 700 e si prevede diminuisca ulteriormente negli anni a venire. Sulla base di questi dati, il Capo del Governo ha gia’ iniziato a varare una serie di decreti attuativi per la concreta applicazione della legge 10-95 sull’acqua, mentre il Segretario di Stato incaricato dell’Acqua ha fatto del nuovo Piano Nazionale dell’Acqua l’obiettivo prioritario dell’agenda del suo dicastero.
Il Piano ambisce a far fronte ai bisogni idrici del Marocco nel 2030 mediante la realizzazione di 167 progetti suddivisi in 9 bacini idrici (Loukkos, Moulouya, Sebou, Bouregreg Chaouia, Oum Errabia, Tensift, Souss-Massa-Draa, Guirziz Rheris e Sakia El Hamra-Oued Eddahab).
È inoltre prevista l’approvazione di interventi giuridici che disciplinino il riciclo delle acque reflue. Il Piano mira poi ad aumentare il numero di grandi dighe (attualmente ne sono state censite 140) di altre 30 unità, che si aggiungono alle oltre 200 piccole dighe e a quelle realizzate dai privati. A tale proposito, notevole importanza assume anche l’approvazione di regolamenti che attuino la legge 30-15 relativa alla sicurezza delle dighe.