Il Mediterraneo è oggi una regione più frammentata e – al contempo – più interconnessa. Da un lato, centro di crisi virulente e scontro settario; dall’altro, piattaforma globale di connettività economica, energetica e infrastrutturale tra Europa, Africa e Asia.
“L’Italia – sottolinea il ministro degli Esteri, Angelino Alfano – conosce meglio di chiunque il linguaggio del Mediterraneo e propone un ‘dizionario’ per decifrarne le possibilità e le sfide”. Le linee di orientamento del nostro “approccio integrato” alla regione vengono infatti sintetizzate nel Rapporto, elaborato dalla Farnesina in occasione di Rome Med 2017, con dieci parole chiave: Impegno, Responsabilità, Inclusività, Opportunità, Co-sviluppo, Partenariato, Cultura, Diritti, Resilienza, Ordine.
Il Rapporto presenta inoltre i contenuti delle attività e delle politiche che l’Italia sta portando avanti in una pluralità di settori: Sicurezza, Migrazioni, Economia, Energia, Cultura e Scienza, Cooperazione. L’obiettivo è quello di affrontare al meglio le sfide che abbiamo di fronte (a cominciare da Libia, Siria, flussi migratori, lotta a Daesh) e di costruire un’agenda positiva per la regione. Il Rapporto è arricchito di grafici e tabelle che sintetizzano la dimensione di primo piano dell’impegno italiano nel Mediterraneo.
“I Med Dialogues – ha osservato il Ministro Alfano – sono un importante punto di incontro per ideare e progettare insieme, con tutti i paesi del Mediterraneo e con i nostri più importanti partner globali, il ponte che ci deve avvicinare e insegnare a parlare meglio la straordinaria ‘lingua’ del Mediterraneo con un approccio condiviso e inclusivo”.