Il Consiglio dei ministri dell’Ue a Bruxelles apre lunedì la settimana del ministro Angelino Alfano, con un’agenda “sostanziosa, che include Libia, negoziati di pace in Medio Oriente e l’incontro con il presidente Abu Mazen”. Il ministro ha anche invitato l’Ue a sostenere la “giovane democrazia tunisina, un modello per il Mediterraneo”, e ha parlato con i colleghi della sua prossima missione in Ucraina in qualità di presidente di turno dell’Osce. Due i suoi obiettivi: “consolidare il cessate il fuoco e contribuire a facilitare il dialogo politico”. Da Bruxelles il ministro ha commentato l’elezione di Michele Nicoletti a presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa, vista come una “ conferma dell’impegno costante dell’Italia sui diritti umani”. Il pensiero da Alfano è andato anche alle vittime dell’attacco terroristico contro l’Hotel Intercontinental di Kabul, che ha condannato con forza: ”Ci opponiamo fermamente alla violenza e al terrorismo”.
Dall’Ue a Parigi martedì per rappresentare l’Italia alla riunione di 24 paesi per un partenariato contro l’impunità dell’utilizzo delle armi chimiche, dopo il veto russo in sede di Consiglio di sicurezza dell’Onu sull’estensione dei controlli internazionali in Siria. “Oggi è importante lanciare, insieme, un forte messaggio politico contro l’impunità per l’uso di armi chimiche – ha esortato Alfano – . Siamo determinati a rispondere con forza ai terribili crimini internazionali perpetrati con le armi chimiche, sia da attori statali che da attori non-statali”. Nell’incontro con il collega statunitense Rex Tillerson, il ministro ha detto che questa è una priorità condivisa da Italia e Usa. “Da un lato – ha aggiunto – è importante che le violazioni siano sanzionate rapidamente, come deterrente a future violazioni. Dall’altro, dobbiamo assicurarci che queste sanzioni abbiano un impatto diretto a interdire i programmi di proliferazione e non a peggiorare la situazione umanitaria”. Quanto agli attacchi della Turchia all’enclave curda in Siria, di cui ha parlato con il collega Mevlut Cavusoglu, Alfano ha precisato che “va sempre protetto il diritto internazionale e vanno sempre protette le popolazioni”.
Mercoledì si è aperta la Conferenza nazionale della Cooperazione all’Auditorium di Roma. Un grande appuntamento per questo settore sul quale hanno fatto irruzione le tragiche notizie di un nuovo attacco in Afghanistan, questa volta contro una sede di Save the Children a Jalalabad. “Quel che è successo, – ha detto nel suo intervento Alfano – ci riempie il cuore di tristezza e ci ricorda quanto abbiano bisogno di sicurezza coloro che fanno del bene in trincea e non dietro una scrivania”. Il messaggio chiave della conferenza – ha detto poi Alfano – è ‘aiutiamoci insieme’ , perché ogni progetto di sviluppo è anche co-sviluppo in cui entrambe le parti crescono e hanno opportunità di migliorare” . Il ministro ha poi rivendicato quanto l’Italia ha fatto nella gestione dei migranti coniugando, ha detto, “solidarietà e sicurezza”. “L’Africa è nel nostro cuore e nel nostro destino”, ha aggiunto e si è anche rivolto ai nostri ambasciatori che, con la cooperazione, aiutano gli altri “portando all’estero il volto bello e generoso dell’Italia”.
Il ministro è intervenuto ad un incontro con gli ambasciatori dei paesi Ue a Roma in occasione dell’inizio della presidenza di turno Ue della Bulgaria: un momento di riflessione sulla necessità di rispondere uniti alle sfide poste dai populismi che hanno “due motori di consenso: la crisi economica e la disoccupazione giovanile, e la sicurezza e le migrazioni”. Poi il ministro sulla scia di una riunione tenutasi alla Farnesina, si è occupato di una questione che risale alla seconda guerra mondiale quando otto capolavori, tra cui opere di Tiziano, Tintoretto, Carpaccio e Veneziano, furono trafugati, alcuni acquistati illecitamente dal gerarca nazista Hermann Goering nel 1942, e sono attualmente esposti al Museo Nazionale di Belgrado. Il ministro ha definito i quadri “otto prigionieri di guerra”: “Siamo fiduciosi – ha aggiunto – che le autorità della Serbia, con le quali abbiamo già positivi contatti all’interno di un rapporto di storica amicizia, siano pronte ad impegnarsi con noi in un percorso di concreta collaborazione”.
Nuovo intervento del ministro nella seconda giornata della Conferenza sulla cooperazione giovedì dove ha anche espresso “la sua ferma condanna” per le due autobombe che hanno fatto strage a Bengasi , in Libia, e “profonda preoccupazione e sgomento per le notizie di esecuzioni sommarie avvenute in città a seguito dell’attentato”. “L’Italia è al fianco della popolazione e delle Autorità libiche nella lotta al terrorismo e contro ogni forma di violenza che allontanano pace e stabilità”, ha detto, ribadendo “il pieno e convinto sostegno” all’inviato dell’Onu Ghassam Salamè per il “ suo sforzo per far avanzare il processo politico e di riconciliazione nazionale”. Tornato alla Farnesina, il ministro ha incontrato il collega del Kosovo Behgjet Pacolli con cui ha fatto il punto sulle relazioni bilaterali definite “molto positive” e con margini di ulteriore miglioramento. Inoltre Alfano ha detto in quanto presidente di turno dell’Osce di considerare “essenziale che il dialogo tra Pristina e Belgrado possa presto riprendere slancio partendo dall’attuazione degli accordi esistenti”.
Ma l’ultima parte della giornata è stata dedicata alla presentazione della partecipazione italiana Expo Dubai 2020 per la quale è cominciato un lavoro di raccordo con tutto il sistema paese. All’appuntamento arriviamo con l’esperienza maturata con Expo Milano e ”il concetto che vogliamo presentare a Dubai è ricerca e innovazione” perché ci sia “un racconto del paese che tenga conto della tradizione e della nostra proiezione verso l’innovazione”. L’Expo, ha aggiunto “sarà un momento unico di dialogo tra i paesi dei mondo soprattutto perché quella di Dubai è la prima esposizione organizzata in un paese arabo”.
Venerdì è stata la volta della presentazione di un’altra importante iniziativa che si svolgerà lunedì 29 a Roma, la Conferenza per la lotta all’antisemitismo, il primo evento organizzato in qualità di presidente di turno dell’OSCE. “Contro l’antisemitismo c’è bisogno di un grande vaccino che agisca contro lo stesso antisemitismo, ma anche contro il razzismo e la discriminazione”, ha detto il ministro che ha illustrato l’appuntamento insieme alla presidente dell’Unione comunità ebraiche italiane Noemi Di Segni. “Preoccupa l’intolleranza ma anche l’indifferenza, di fronte alla crescita di fenomeni di antisemitismo – è stata una delle sue riflessioni – perché il silenzio favorisce sempre l’aggressore e mai la vittima. In questa lotta l’Italia è stata tra i primi paesi ad istituire il Giorno della memoria”.
Infine il ministro ha accolto alla Farnesina la collega Kang Kyung-wha della Corea del sud, paese con il quale quest’anno si festeggia il 134.o anniversario dello stabilimento delle relazioni bilaterali. Il ministro ha sottolineato “l’eccellente collaborazione soprattutto in campo economico anche grazie all’Accordo libero scambio Ue-Corea del sud”. Il ministro ha notato che questo accordo è “un modello di leale collaborazione e apertura” proprio in un momento in cui aumentano le spinte protezionistiche. Passando ai temi di politica internazionale il ministro Alfano ha evidenziato come “l’incontro tra delegazioni di alto livello delle due Coree ed il ripristino di un canale di comunicazione militare teso a minimizzare il rischio di escalation involontaria della crisi, così come l’annunciata partecipazione nordcoreana ai Giochi Olimpici invernali di Pyeongchang, rappresentino segnali positivi che auspichiamo possano effettivamente preludere ad un reale cambiamento di rotta da parte del regime nordcoreano”.
Il ministro sabato è tornato sulla drammatica situazione in Afghanistan dove un kamikaze a Kabul ha ucciso 40 persone: “Un’ulteriore prova di disumanità e viltà del terrorismo”, ha commentato, aggiungendo.”Dall’Italia la condanna più ferma e vicinanza ai familiari delle vittime. Solidarietà al governo e al popolo afghano”.