“Gli uomini della Guardia di Finanza all’estero, come i diplomatici, indossano la divisa dell’Italia. E sono per questo, anche loro, ‘ambasciatori’ del nostro Paese nel mondo . Un riconoscimento alle Fiamme gialle, in apertura della riunione degli esperti della Guardia di Finanza distaccati all’estero , dà il via agli impegni del ministro Angelino Alfano lunedì . “L’Italia è in prima linea nel contrasto internazionale alla corruzione e la Farnesina, con la rete di esperti e ufficiali della Guardia di Finanza, lavora ad una “diplomazia dell’anticorruzione” con iniziative a sostegno della legalità e tutela del nostro Paese” ha aggiunto Alfano, ricordando i tanti esempi della collaborazione. Si va dal contrasto ai reati tributari, alla criminalità organizzata, alle organizzazioni terroristiche, alla lotta alla contraffazione per la difesa del Made in Italy fino alla cooperazione con Frontex contro i trafficanti di esseri umani. Il ministro ha anche sottolineato “la capacità penetrante di seguire i flussi di denaro criminali” da parte delle Fiamme Gialle.
E proprio durante il suo intervento in questa sede il ministro ha annunciato la sua partenza per Kuwait city in giornata per partecipare alla riunione ministeriale della Coalizione globale anti Daesh, un’ulteriore occasione per insistere sulla lotta contro tutte le forme di finanziamento delle organizzazioni terroristiche. Prima di lasciare il paese il ministro, in occasione della Giornata internazionale contro l’uso dei bambini soldato (RedHandDay), ha ribadito l’impegno dell’Italia a favore dei diritti dei bambini affermando che “l’elevatissimo numero di minori vittime di trafficanti, gruppi armati e terroristi deve spronare la comunità internazionale a una azione immediata e coesa”. “Alle Nazioni Unite sosteniamo l’importanza di uno sforzo congiunto da parte di tutti gli attori – Governi, organizzazioni internazionali, ONG, società civile – affinché il fenomeno sia sradicato, le sue vittime liberate e reintegrate nella società, i responsabili puniti”.
Nella stessa giornata, a New York, l’Italia è stata eletta per acclamazione nel Comitato Organizzativo della Commissione per il Peacebuilding delle Nazioni Unite. “Il nostro impegno per un’azione efficace e integrata delle Nazioni Unite nei teatri in cui la pace è più fragile, che abbiamo sostenuto durante l’anno in Consiglio di Sicurezza, prosegue ora come membri della Commissione” ha detto il ministro Alfano. “La Commissione è un organo chiave per il coordinamento strategico degli interventi Onu nei settori sicurezza, sviluppo e diritti umani “
Intervenendo alla riunione di Kuwait City martedì, Alfano ha sottolineato come, sconfitto l’Isis sul terreno e liberati “almeno 8 milioni di persone” inizi ora “la fase cruciale della nostra missione”: impedire in ogni modo il rischio che Daesh possa tornare. “Il nostro approccio multiforme contro le fonti di finanziamento, i flussi di foreign fighters e la loro propaganda ha contribuito a rendere meno grave la minaccia”, ha notato ancora. Nell’emirato a margine della conferenza il ministro ha incontrato i colleghi di Australia Julie Bishop, Qatar Mohammed bin Abdulrahman al Thani e Arabia saudita Adel al Jubeir e naturalmente i vertici del Kuwait. Al premier Sheikh Jaber al-Sabah ha sottolineato che ‘’un clima fruttuoso per gli affari, un forte commercio bilaterale, una cooperazione nel campo della sicurezza contro il terrorismo sono tutti elementi della nostra solida partnership e di un approccio costruttivo verso una relazione bilaterale ancora più profonda”.
Il ministro è tornato anche sulla situazione in Siria “dove, negli ultimi tempi, abbiamo visto una escalation di violenza e una crisi umanitaria deteriorata, alimentata dal regime”. “Le reiterate brutalità, gli assedi, i bombardamenti sui civili, e i nuovi resoconti sull’uso di armi chimiche, creano le condizioni perché il terrorismo resti fiorente”, ha aggiungendo ribadendo il sostegno dell’Italia a “Staffan De Mistura per l’avvio di un processo costituzionale ed elezioni sotto la supervisione Onu”.
A margine della conferenza Alfano ha anche incontrato il collega turco Mevlut Cavusoglu al quale ha detto che l’Italia si aspetta una “soluzione condivisa nel rispetto del diritto internazionale e nell’interesse sia dell’Eni, sia dei Paesi della regione, sia delle due comunità cipriote” per la questione della piattaforma SAIPEM 12000, un tema che il ministro aveva già sollevato in una telefonata alcune ore prima. I due ministri hanno concordato sulla necessità di tenere conto dei rispettivi interessi nazionali e delle preoccupazioni dei rispettivi governi.
Dopo il ritorno a Roma la partenza mercoledì per l’Irlanda al seguito del presidente Sergio Mattarella impegnato in una visita di due giorni.
Il ministro ha comunque mandato il suo saluto al nuovo progetto di diplomazia economica presentato alla Farnesina “In gara con Noi – Tender lab” per sostenere l’internazionalizzazione delle imprese. “All’estero, il supporto della Farnesina in questo settore – ha ricordato il ministro – può fare la differenza, come dimostrano i risultati dell’analisi di Prometeia secondo i quali nel 2016 l’azione di sostegno della rete diplomatico-consolare sull’aggiudicazione di gare e di contratti ad aziende italiane all’estero, ha generato sul territorio italiano 21.4 miliardi di euro di valore aggiunto, pari all’1.4% del PIL e a 307.000 posti di lavoro” .
Sempre restando in tema Alfano giovedì ha commentato i dati Istat sulla crescita delle esportazioni italiane, la più alta dal 2011: “una grande soddisfazione per nostro Paese”. Nella stessa giornata il ministro ha poi definito “un risultato importante l’approvazione del bilancio unificato dell’Osce per il 2018 per assicurare efficacia all’azione dell’Organizzazione”. L’’Italia, ha detto in qualità di presidente in esercizio dell’Osce, “ha pazientemente coagulato il consenso tra gli stati partecipanti ravvicinando le posizioni di partenza”. Infine venerdì nuova partenza, questa volta per Monaco di Baviera, sede della Conferenza sulla sicurezza, dedicata quest’ anno in particolare al ruolo dell’Unione europea nei rapporti con gli Stati Uniti e la Russia.
“La mia partecipazione fornisce l’occasione per confermare la centralità che l’Italia annette ai temi della sicurezza internazionale, nonché il ruolo centrale del nostro paese in un anno che ci vede ricoprire la presidenza dell’Osce”. Nella prima giornata il ministro è stato impegnato in una lunga serie di bilaterali, tra cui quello con Michel Barnier, Capo Negoziatore della Task Force della Commissione Europea per la Brexit al quale ha ribadito l’interesse per “la tutela dei diritti dei cittadini italiani ed europei residenti nel Regno Unito”. Poi ha visto il collega dell’Azerbaijan, Elmer Mammadyarov e il premier del Governo regionale del Kurdistan iracheno, Nechirvan Berzani. A lui Alfano ha riaffermato come l’Italia segua con attenzione le dinamiche interne alla Regione Autonoma del Kurdistan, nel contesto di un Iraq unito, federale e democratico. Sabato nuovi incontri con il collega georgiano Mikheil Janelidze e dell’Oman Bin Abdullah, mentre per la prima volta l’Italia ha partecipato alla riunione dell’E4 sull’Iran. “Un ottimo passo nella direzione giusta”, ha commentato il ministro.