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Settimana del ministro dal 19 al 25 febbraio

In missione in America Latina: economia in primo piano, ma non solo

 “L’attacco diretto a civili innocenti in atti di violenza indiscriminati è inaccettabile e ingiustificabile”. E’ la condanna espressa lunedì mattina dal ministro Angelino Alfano  nella sua qualità di Presidente di esercizio dell’OSCE e dal segretario generale dell’Organizzazione Thomas Greninger  dopo l’attacco terrorista in Dagestan, nella Federazione Russa, in cui sono morte cinque donne in una chiesa ortodossa. “Condanno con forza questi attacchi contro innocenti in un luogo di preghiera, perché sono un tentativo di istillare paura nelle nostre società e seminare divisione tra le comunità”, ha aggiunto Alfano.

Il ministro ha poi incontrato alla Farnesina il vicesegretario di stato Usa John Sullivan con cui ha parlato delle sfide alla sicurezza europee e globali riaffermando i forti legami di amicizia tra Stati Uniti e Italia. Sul tavolo anche l’Ucraina, il Mediterraneo, la Libia, il Sahel e il tema delle migrazioni.

 

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Finiti gli impegni a Roma Alfano è partito per la sua missione in America Latina. Martedì ha cominciato gli incontri a Bogotà centrati sui rapporti bilaterali, sul sostegno italiano alla fase post conflitto e alla crisi nel vicino Venezuela, dove, ha ricordato il ministro, “vivono 104.000 italiani”. Al presidente Juan Manuel  Santos Alfano ha ribadito l’appoggio al processo di pace in Colombia che getta le basi per uno sviluppo futuro del paese: i nostri imprenditori, ha aggiunto, “ sono desiderosi di esplorare le nuove opportunità offerte dalla pace”.  E la  Colombia infatti attira sempre di più l’attenzione delle nostri imprese che possono vantare nel Paese una presenza consolidata da parte di gruppi quali ENEL, Salini, Ferrero ed ANAS.

Alfano ha anche firmato un memorandum con il ministro dell’energia  German Arce Zapata che “contribuirà a promuovere uno sviluppo sostenibile e responsabile di risorse naturali e a incoraggiare investimenti bilaterali nelle rinnovabili” ed ha avuto “colloqui molto proficui” anche con il ministro dell’agricoltura Juan Guillermo Zuluaga. Alla collega Maria Angela Holguin Alfano ha fatto le congratulazioni per “gli sforzi che il governo colombiano sta facendo per aiutare” le persone in fuga dal  Venezuela, mentre, incontrando gli imprenditori italiani, ha ribadito che “la diplomazia economica è la nostra priorità”.

 

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Poi la partenza mercoledì per  San Paolo, prima tappa del viaggio in Brasile. Ma prima dell’inizio dei colloqui il pensiero del ministro è andato alle vittime della guerra in Siria. “Credevamo di aver visto tutto nella crisi siriana: eccidi, armi chimiche e gravissime violazioni di diritti umani. Ma le terribili notizie provenienti dalla Ghouta orientale di Damasco, ove l’offensiva del regime siriano sta barbaramente massacrando tanti civili, donne e bambini, indicano che un nuovo abisso immorale e tragico è stato raggiunto. Mi unisco all’appello dell’Onu per fermare immediatamente i bombardamenti, porre fine all’assedio, e riaprire un canale umanitario che assicuri pieno accesso agli aiuti, in particolare di cibo e medicine”.  “Il regime di Damasco è responsabile di queste violenze disumane –ha aggiunto – Rivolgo un appello urgente agli attori internazionali e regionali coinvolti e in particolare ai tre Paesi del formato di Astana (Russia, Iran e Turchia) affinché si fermi questa tragedia”.

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A San Paolo Alfano ha incontrato l’ex presidente Fernando Henrique Cardoso e il sindaco della città Joao Doria al quale ha ribadito che “la storica presenza italiana in questa grande capitale economica del Brasile è la solida base per rilanciare i rapporti bilaterali. Energia, infrastrutture, agro-industria PMI, design ed economia sono le aree di maggior interesse”. 

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Tanti gli argomenti toccati con il collega Aloysio Nunes giovedì a Brasilia , a partire dal caso Battisti: “Ringraziamo il governo brasiliano per il ruolo positivo svolto per una favorevole decisione sul caso Battisti”, ha detto Alfano “auspicando che, nel pieno rispetto dell’indipendenza dei giudici, il clima positivo instauratosi tra i nostri Paesi possa portare ad una soluzione della questione, che resta molto sentita in Italia”. Con  Nunes il ministro ha di nuovo sollevato la situazione in Venezuela cui il governo di Roma “guarda con particolare  apprensione” , concordando che una soluzione possa arrivare solo attraverso “un dialogo politico inclusivo”.

 Spazio anche all’economia nel colloquio, in cui Alfano ha  ricordato che l’Italia è all’ottavo posto tra gli investitori stranieri nel paese”. Restando nell’ambito economico il ministro con il presidente Michel Temer ha “approfondito le diverse articolazioni del nostro Partenariato strategico in politica ed economia”. In particolare ha parlato dei negoziati tra Ue e Mercosur  per il cui successo ”siamo impegnati in un’azione comune”.

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Venerdì  partenza per Belo Horizonte dove ha visitato la scuola Fundacao Torino e inaugurato  il consolato d’Italia prima di ripartire alla volta di Rio de Janeiro dove ha incontrato i vertici delle principali aziende italiane . Infine nel week end il rientro in Italia. 

 

 

 

 

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